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Piedimonte Matese. La festa passa, San Marcellino resta. Il perdurare della tradizione, la fede radicata nelle generazioni

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C’è ancora aria di San Marcellino a Piedimonte Matese: il nome del Patrono e i festeggiamenti in suo onore ritornano anche a distanza di giorni dalla data del 2 giugno in cui l’intera Città si è vestita a festa solennemente. Solo domenica scorsa, il 18 giugno, l’ultimo momento popolare che ha visto i fedeli riunirsi ancora per la preghiera corale e affidare le sorti della Città all’intercessione del Santo. Dopo la messa delle 11, dalla Basilica di Santa Maria Maggiore una nuova processione ha condotto il busto reliquiario verso il belvedere di Palazzo Ducale da cui si ammira buona parte di Piedimonte Matese; da qui la preghiera e poi il rientro in Basilica per riporre la statua nella nicchia: un tempo di festa è passato, ma la presenza vigile del protettore attraverso il tempo e abita la storia dei piedimontesi nei sentimenti, nella preghiera, nella vita di tutti i giorni….
Come per ogni festa di paese ritornano le tradizioni ma si rinnovano le generazioni: una radice comune si innesta dall’una all’altra senza tradire il sentimento comune che, nel caso di San Marcellino, unisce questa città a quella gemella di Seligenstandt in Germania.

 Uniti in nome di San Marcellino 
E mentre i festeggiamenti sono stati salutati da un pensiero che il Parroco don Massimiliano Giannico ha rivolto alla Comunità parrocchiali e all’intera cittadina, proprio dalla città tedesca attraversata dal fiume Reno giungono il racconto e le suggestioni degli studenti che recentemente hanno visitato la città di Piedimonte Matese proprio per quel legame. Si è trattato di un gruppo di 18 studenti della Einhardschule (la prima visita di Seligenstadt in Italia dopo la pandemia). Accompagnati dai docenti Pascal Scholz e Barbara Sangermano sono stati ospiti dell’ISISS di Piedimonte che riunisce gli Istituti Agrario e Industriale: lezioni in classe, visite guidate al territorio e in tutta la Campania hanno caratterizzato le loro giornate.

Pompei, la Reggia di Caserta e l’area del Golfo di Napoli tra i luoghi più suggestivi della Campania che hanno visitato  con l’intento di cogliere e scoprire dettagli culturali tutti campani e locali, come ad esempio la sosta al bar prima di entrare a Scuola al mattino, significativo momento di socialità; l’incontro con gli amici in piazza ogni sera, semplicemente immergendosi nello stile di vita de “La dolce vita”.

Poiché l’Istituto che li ha ospitati ha un indirizzo tecnico-industriale oltre che agricolo, è stato possibile frequentare laboratori di elettronica e informatica, ma i Seligenstadter hanno anche imparato i processi produttivi della farina. Poi un particolare, per tutti loro definito il momento più importante del viaggio a Piedimonte Matese: assistere alla vittoria dello Scudetto del Napoli dopo 33 anni dall’ultimo trofeo da Campioni d’Italia. Raccontano di aver vissuto in prima persona l’estasi della gioia e la grande festa, la passione con cui ogni cittadino ha accolto questo straordinario risultato. E da loro, direttamente dalla Germania arriva l’annuncio che gli studenti dell’ISISS di Piedimonte Matese si recheranno a Seligenstadt dall’11 al 20 settembre per ricambiare la visita e il piacere di condividere un’amicizia appena nata tra le due Scuole in nome della comune storia di San Marcellino (l’articolo pubblicato in Germania Su Offenbach Post).

 

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