Home Arte e Cultura Parrocchia Ave Gratia Plena. Successo per il laboratorio teatrale, evangelizzare attraverso l’arte

Parrocchia Ave Gratia Plena. Successo per il laboratorio teatrale, evangelizzare attraverso l’arte

Il neonato gruppo parrocchiale ha portato in scena una commedia esilarante, ma dai risvolti profondi. Soddisfatto il parroco don Armando, che invita tutti alla partecipazione attiva

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Alfonso Feola – Si è tenuto ieri sera, presso il Cortile dell’Episcopio di Piedimonte Matese, il secondo dei due spettacoli, svoltisi il 25 e il 26 giugno, con i quali il laboratorio teatrale della Parrocchia di Ave Gratia Plena ha portato in scena la pièce teatrale Dio c’è ma non si vede, commedia in tre atti di Denny Arrichiello, al termine di alcuni mesi carichi di lavoro e di entusiasmo. La storia è ambientata in casa di un impresario di pompe
funebri, che vive con ansia il viaggio a Roma per l’apertura – di lì a poco – della Porta Santa Giubilare. Intorno a questa vicenda ruota la sua famiglia, piuttosto indifferente alla faccenda, ma un evento improvviso dà vita ad un intreccio di situazioni paradossali e colpi di scena comici, senza tralasciare momenti di riflessione, dove il protagonista è solo con la propria coscienza e diventa veicolo di messaggi spirituali molto profondi. Un fine settimana particolarmente impegnativo, premiato da un larghissimo successo di
pubblico e di critica.

Un ritorno a casa
Hanno avuto un po’ il sapore del ritorno alle origini, il debutto di domenica 25 giugno e la replica di ieri sera. Quasi 200 persone, da Piedimonte come dai paesi limitrofi, hanno gremito uno spazio estremamente significativo, non solo per la cultura e la storia religiosa del nostro territorio, quanto soprattutto per il ricordo degli inizi, grazie ai cui il Laboratorio teatrale, voluto dal parroco di Ave Gratia Plena, don Armando Visone, ha potuto riprendere piede. Gianluca Sorrentino, portavoce del gruppo, racconta: “Il Laboratorio ha avuto origine pochi mesi fa, a partire da un gruppetto di circa 4-5 persone… e tra di essi c’ero anche io. Ma per alcuni di noi la storia inizia da prima. Ero solo un ragazzo quando, circa nel 1986, il parroco di allora, don Domenico La Cerra, promosse la creazione di un Laboratorio teatrale per ragazzi di 13-14 anni: all’epoca non c’erano cellulari e si giocava in strada; si creò qualcosa di molto bello grazie all’insegnante Tittina Del Vecchio, le scene venivano provate nei locali della ‘Frassati’ e ci si esibiva proprio nel luogo che ci ospitava, che era l’originaria Biblioteca del Seminario. Quella esperienza accomunò tanti appassionati ed è singolare che, dopo 40 anni e grazie allo spirito d’iniziativa del nostro Parroco, molti di noi stiamo rivivendo nuovamente quel percorso, fatto di legami profondi, di amicizia, di spiritualità, sui cui auspichiamo che anche altri ragazzi e giovani di oggi decidano di puntare”.

Il Teatro, strumento di fede
È entusiasta per il buon esito dell’iniziativa anche don Armando Visone, non solo per il sold out registrato in entrambe le serate già alla vigilia del debutto, quanto specialmente per l’accoglienza riservata alla pièce da parte della cittadinanza piedimontese e per l’euforia con cui i partecipanti al Laboratorio teatrale hanno abbracciato il progetto. “L’iniziativa è andata molto meglio rispetto alle aspettative – spiega il Parroco di Vallata – il nostro principio ispiratore è stato quello dell’oratorio di don Bosco fatto di laboratori, in cui abbiamo inserito anche quello teatrale, dove emerge la creatività delle persone, che oltre a scoprire un senso di fraternità, vivono soprattutto un contesto ecclesiale. Nel Laboratorio si scoprono anche tanti talenti che uno non sa nemmeno di avere e una volta
tirati fuori, essi devono essere messi a disposizione di una Comunità, per farne un’ulteriore esperienza di fede”. Don Armando conclude “La Fede non consiste solo nell’osservare pratiche religiose, tante volte sterili, ma essa va alimentata con la Parola di Dio, con l’Eucaristia, con la preghiera ma soprattutto nel vivere la carità incarnandola nella quotidianità. Ecco allora lo strumento del Laboratorio teatrale, che permette ad un gruppo di persone, non professionisti, di fare un percorso di fede alla luce del Vangelo di Cristo ed esprimere del talento, divertendo ed associando a questi momenti un’esperienza di evangelizzazione. Pertanto invitiamo piccoli ragazzi giovani adulti e anziani a mettersi in gioco e a salire sul palco per testimoniare nella forma teatrale, la bellezza del Vangelo”.

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