Sono due gli appuntamenti in programma in questi giorni a Caiazzo per celebrare il vescovo Santo Stefano Menicillo nel Millenario della sua morte.
Il primo è fissato il 1 luglio alle 19.00 e vede la collaborazione delle tre parrocchie cittadine e dell’Associazione Storica del Caiatino con il Patrocinio del Comune; si tratta di un approfondimento storico a cura di Antonio Salvatore Romano, docente di Storia della Chiesa e Vicedirettore dell’Istituto di Scienze Religiose Interdiocesano “Ss. Apostoli Pietro e Paolo” – Area Casertana, con sede a Capua dal titolo “Sulle orme di Santo Stefano Minicillo. La Diocesi di Caiazzo tra storia, tradizione e devozione”. Ad introdurre e moderare l’incontro, la presidente della locale Associazione storica, Ilaria Cervo (scarica la locandina).
Data successiva è quella di mercoledì 5 luglio dove l’attenzione al Patrono è ricondotta attraverso la figura del vescovo Nicola Maria Di Girolamo, pastore nella Diocesi di Caiazzo dal 1922 al 1963 di cui ricorre il sessantesimo anniversario della morte a cui il Comitato parrocchiale del Millenario ha pensato di dedicare un particolare ricordo. La lunga durata del suo episcopato, ancora oggi ricordata dai caiatini per il vigore e l’incisività sulla vita ecclesiale e sociale, è seconda proprio a quella del predecessore Stefano Minicillo. Protagonista di due Congressi eucaristici, fu anche promotore e protagonista del Millenario della nascita del Santo patrono nel 1935 incidendo con quell’evento sulla vita di fede della comunità, sul legame storico e identitario di Caiazzo e della vita ecclesiale che la piccola Diocesi faceva risuonare in molteplici iniziative e impegni. Ad intervenire sulla biografia del Vescovo Di Girolamo saranno Gino Tino, già Dirigente scolastico e Maria Carmela Caiola, architetto e docente di Storia dell’Arte.
Nell’occasione verrà distribuito un opuscolo rievocativo di carattere storico a cura di Antonio Sgueglia, giornalista. L’evento sarà preceduto dalla Messa, celebrata alle 19.00 nella Basilica Cattedrale da don Antonio Di Lorenzo e don Antonio Chichierchia, ordinato presbitero dall’allora vescovo Di Girolamo.