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Storie di lavoro: restare si può, migliorarsi anche. Artigiani dell’Alto casertano si raccontano e lanciano un appello

La lezione che ci ha dato il Covid è stata "non arrendersi ma fare di tutto per migliorarsi". Milena e Luigi, titolari di Home Living raccontano il loro percorso di "ripresa" dopo lo stop imposto dalla pandemia

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Collaborazioni prestigiose, eventi di primo piano, occasioni di visibilità, ma dietro ogni traguardo c’è l’unica radice che lega Luigi Aceto e Milena Nutile al loro lavoro: l’artigianato e l’essere – oltre che marito e moglie – entrambi figli di artigiani. Torniamo a parlare di loro, tra un evento e l’altro che li coinvolge: la recente edizione 2023 di Napoli Moda Design al Maschio Angioino e la partecipazione ordinaria a convention d’eccezione riservate al mondo imprenditoriale. L’appuntamento partenopeo li ha visti con il loro marchio, Home Living, ancora una volta accanto all’architetto Maurizio Martiniello, regista della nota manifestazione: non solo hanno portato il loro originale artigianato (mobili e arredo) ispirato al tema annuale della natura ma anche collaborato all’allestimento degli spazi e alla visione d’insieme che Napoli Moda Design intendeva comunicare al pubblico.

“Il nostro artigianato – spiega la titolare Milena – guarda avanti. L’ingegno e la fantasia prima di tutto, l’esclusività di idee e progetti, ma di sicuro accompagnati dalle tecniche innovative che nella produzione e nel marketing ci consentono di stare al passo coi tempi”. Per lei e il marito Luigi questa è la lezione (una delle migliori) che il Covid ci ha lasciato: “reinventarsi, giorno dopo giorno affacciandosi alle novità, non rinunciando a migliorare quotidianamente qualcosa di se stessi”. Il messaggio della coppia di Alvignano, genitori di due figli ormai adolescenti, diviene un invito per i tanti che come loro, da quel 2020 hanno iniziato a fare i conti con l’isolamento, il caro prezzi, il venir meno di contatti e il timore di non uscire indenni dalla triste esperienza globale. “Cambiare non solo il modo di fare il proprio lavoro, ma cambiare noi stessi e il nostro stile di vita”, spiegano. “Non c’è passo in avanti che non coinvolga tutta la nostra persona; abbiamo intrapreso un nuovo percorso che ci coinvolge anche fisicamente: qualche ora in meno di lavoro ma qualche minuto in più da dedicare a noi stessi per tornare a fare bene il lavoro di ogni giorno, rinnovati nei pensieri e nelle idee. Ciò che sembrava impossibile oggi ci restituisce positivi risultati e ci spinge a raccontarlo perché è una strada percorribile da molti”.

Scelte che coinvolgono non uno di loro ma l’intera famiglia: ritmi ed esigenze diverse convergono sul comune bisogno di star bene insieme. “Il nostro lavoro ci ha consentito per circa trent’anni di vivere l’esperienza positiva di belli incontri e soddisfazioni professionali, traguardi inaspettati e bei riconoscimenti, accompagnati dal bisogno di porre domande a chi ne sapeva più di noi… Ora, al netto di quanto accaduto, tocchiamo con mano la consapevolezza che tutti, ognuno nel proprio lavoro, ha la responsabilità di migliorarsi, di offrire il meglio, di stupire, e di conseguenza di educare all’idea di bello ed alla qualità della vita”. Parole che provengono dall’universo artigiano dove – soprattutto nei piccoli centri e nelle aree dove il confronto è limitato ad una stretta cerchia di colleghi – faticosamente si trova il tempo di alzare lo sguardo oltre il sapere che ci appartiene da generazioni. Per Milena e Luigi a quel sapere si aggiunge il loro mattone; quindi non passivi eredi di ciò che hanno ricevuto ma rigeneratori e innovatori di antiche e solide tradizioni. “L’artigianato in questo modo resta il nostro punto di partenza e di arrivo, il nostro più autentico marchio di qualità, ma c’è del nuovo, c’è il linguaggio di questo tempo moderno e del mondo in cui siamo immersi”.

Un colpo d’ala dalle loro parole al piccolo mondo imprenditoriale in cui viviamo, in cui a fasi alterne emergono storie di sconfitte e di successi; questo è un bel segno che la coppia alvignanese ha scelto di condividere con la convinzione che restare si può; migliorarsi anche.

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