Una storia che continua è il titolo che l’Azione Cattolica della Diocesi di Alife-Caiazzo ha dato alla Scuola Associativa 2023, appuntamento riservato ai Consigli parrocchiali che si rinnovava ogni anno nel mese di luglio, in cui si è inserito l’incontro con la Delegazione regionale di AC che sta visitando tutte le Associazioni di Azione Cattolica della Campania. ha visitato l’associazione diocesana del Matese. Location dell’incontro, il complesso francescano di Santa Maria Occorrevole di Monte Muto ancora una volta scelto per l’ospitalità e la cordialità dei frati, per la funzionalità degli ambienti…
Giornata aperta dalla preghiera curata dall’assistente spirituale don Pasquale Rubino; dal saluto della Presidente Diocesana Cinzia Brandi per poi passare ai contenuti proposti ed emersi dal dibattito nelle sessioni di lavoro del mattino e del pomeriggio.
Rilettura della storia di AC nel territorio di Alife-Caiazzo con un focus particolare su vescovi, sacerdoti e laici che hanno creduto, prima e dopo il Concilio Vaticano II (che sanciva definitivamente il legame tra la Chiesa e questa Associazione) in una Chiesa fondata sulla corresponsabilità. Riflessione che, scaturita anche dal Vangelo del giorno, ha centrato l’attenzione sui piccoli; sugli ultimi, conoscitori del sapore delle conquiste; sull’urgenza di rimanere popolari per essere secondo i sogni di Dio, rendendosi protagonisti di una prossimità che solo dai contatti e dalla presenza nei territori e nelle parrocchie garantisce al Vangelo, ancora una volta, la forma della carne…, dell’incontro tra Dio e gli uomini. Una storia di protagonismo quella dell’Azione Cattolica di Alife-Caiazzo, premiata in passato dai Papi per la fedeltà alla Chiesa locale e scelta dai Vescovi locali per la pianificazione e programmazione della vita ecclesiale diocesana: naturali e spontanei processi ed esperienze sinodali insiti nella vocazione della Chiesa.
Su questa narrazione si è innestato l’intervento di Aldina Maciariello, delegata regionale di Azione Cattolica accompagnata nel Matese da Nunzia Di Palma della Diocesi di Nocera-Sarno, incaricata regionale ACR; Ennio Salomone della Diocesi di Telese-Cerreto-Sant’Agata de’ Goti, incaricato del Settore giovani; Carmen Prevete della Diocesi di Nola, incaricata regionale MIEAC (Movimento Impegno Educativo di AC): a ciascuno di essi il tempp di un intervento e una proposta, ma soprattutto di un fondamentale invito alla speranza nella programmazione futura. “Il punto essenziale della nostra Storia è il senso di famiglia che si vive e traspare e diventa eredità tra le generazioni”, le parole della Delegata regionale che nell’intervento ha aperto all’impegno dei prossimi mesi in vista del rinnovo dei Consigli parrocchiali e Diocesani: “La staffetta da passare è la gioia di aver vissuto il senso della fatica, l’impegno del cammino nella Chiesa e soprattutto la crescita personale che ognuno vive in questa associazione facendone ricchezza per la società in cui si è immersi, un tratto distintivo che emerge e diventa testimonianza nei luoghi che ognuno di noi abita e attraversa”. Richiamo da parte di Aldina Maciariello alle responsabilità da assumere a livello parrocchiale e non diocesano e non fuggire prediligendo un tempo comodo “il Sì ad una chiamata è necessario quando ci è posto l’invito ad esserci (….), il Signore scrive con noi la nostra storia quando gli rispondiamo sì (…) che in Azione Cattolica non è impegno vissuto in solitudine ma è frutto di una condivisione con Vescovi, presbiteri, laici che si affiancano al cammino: sono le responsabilità condivise a far crescere tutti”.
L’impegno consegnato all’Azione Cattolica di Alife-Caiazzo, da vivere negli spazi sociali di ogni giorno e soprattutto negli incontri con le parrocchie, è quello di narrare la storia di questa AC, di narrarne i testimoni, di narrare l’impegno che il Consiglio diocesano realizza, di narrare l’esperienza di spiritualità che in Associazione si vive (la novità che si aggiunge dal prossimo anno è anche nella proposta del Vescovo Mons. Giacomo Cirulli di assumere la responsabilità della formazione spirituale dell’AC per le associazioni delle tre Diocesi da lui guidate, Teano-Calvi, Alife-Caiazzo e Sessa Aurunca). Di impegni concreti, di fatti narranti, si è parlato nel pomeriggio mettendo in comune la programmazione portata avanti nel triennio appena trascorso e quello che l’AC vuole ancora costruire; ACR, giovani e adulti hanno condiviso traguardi ma anche le necessarie revisioni da fare alle proposte che hanno condiviso internamente all’associazione e con il territorio.
La storia dell’Azione Cattolica continua perché la Chiesa del Concilio lo chiede; ma anche il Mondo chiede e si aspetta laici coraggiosamente “impegnati” in quei sì quotidiani che fanno la differenza in ogni ambito di vita. Continua questa storia con il desiderio di una sempre maggior condivisione tra amici e battezzati chiamati alla responsabilità comune, primi fra tutti con i sacerdoti, i parroci e il popolo di quelli che nelle parrocchie sono desiderosi di fare insieme una Chiesa che sia esperienza di ascolto, di dialogo, di azione. Ciò che è impossibile si farà, secondo il sogno e la concreta testimonianza della beata di AC, Armida Barelli: la consegna della Delegazione regionale impressa su una mattonella donata all’Associazione diocesana, memoria di un impegno che è per ogni battezzato.