Quella appena trascorsa è stata una domenica speciale per la comunità di Roccavecchia, frazione di Pratella. Dopo la pausa forzata del Covid, la chiesa dedicata alla Santa Famiglia è stata riaperta al culto, un evento molto significativo, poiché la chiesa incarna l’identità storica della popolazione locale, lo scrigno di una fede che unisce generazioni diverse. Ieri, 16 luglio, al termine del Triduo, si è tenuta la celebrazione eucaristica, presieduta da don Antonio Sasso, amministratore parrocchiale, e la processione dell’icona che riproduce la Santa Famiglia lungo alcune strade di Roccavecchia.
Terminata la funzione, è stata ricordata la figura di don Giuseppe Ferrazzano, sacerdote al quale si deve la realizzazione della chiesa, donando così alla comunità un luogo in cui potersi finalmente ritrovare per pregare. Il ricordo di Don Giuseppe, zelante sacerdote per ben 38 anni parroco di Pratella, scomparso prima che i lavori di costruzione della chiesa fossero conclusi, è avvenuto attraverso le parole del nipote e la deposizione di fiori davanti al busto bronzeo che lo raffigura.
I fedeli di Roccavecchia esprimono molta riconoscenza al vescovo mons. Giacomo Cirulli per aver permesso la riapertura della chiesa attraverso una messa festiva, così come non può mancare la gratitudine verso le autorità civili e tutti coloro che in questi anni di chiusura si sono occupati di custodire l’edificio di culto, provvedendo inoltre anche allo svolgimento dei festeggiamenti.