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Speciale GMG su Clarus. In diretta da Lisbona vi raccontiamo i “nostri” giovani

A Lisbona un milione di giovani per l’incontro mondiale con Papa Francesco. Storie dalla voce dei protagonisti

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Partiti! Non è il consueto inizio di una cronaca sportiva ma quello di un’esperienza esclusiva che in queste ore vivono migliaia di giovani a Lisbona per la 37° Giornata Mondiale della Gioventù a Lisbona (fino ad oggi sono 354mila i pellegrini registrati).
E anche noi siamo partiti per raggiungerli.
Qualche anno in più rispetto ai tanti giovani che hanno fatto i bagagli ma un desiderio comune: l’incontro con il mondo.
Esperienza e parole, queste ultime, che rimandano al mio primo articolo per Clarus, nel lontano 2002 al rientro dalla GMG di Toronto: “Per le strade di Toronto, faccia a faccia con il mondo”, era il titolo e descriveva l’esperienza universale vissuta e condivisa insieme al mio gruppo diocesano (in quell’occasione guidato da don Emilio Salvatore), al gruppo di giovani della Campania e a quelli dei cinque continenti.
Oggi, dopo l’esperienza di tre Giornate mondiali della Gioventù (Roma, Toronto, Colonia) e a distanza di 18 anni dalla mia ultima partecipazione, ritorno in quella festa, ritorno in quel contesto contagioso per viverlo ma soprattutto per raccontarlo anche attraverso gli occhi dei ragazzi delle Diocesi di Alife-Caiazzo e di Teano-Calvi che sono volati alla volta del Portogallo in un’unica carovana; speriamo di poter condividere momenti belli anche con i giovani della Diocesi di Sessa Aurunca che nella capitale lusitana sono alloggiati in un luogo diverso.
Parlo delle Chiese dell’alto casertano guidate dall’unico Pastore mons. Giacomo Cirulli che in diverse occasioni condividono e sperimentano l’essere unica Chiesa dai molteplici carismi: un percorso umano e spirituale avviato dall’unione in persona episcopi di queste tre Diocesi, una novità pastorale con punti di forza (come la condivisione di questi giorni!) e tanti ostacoli ancora da superare.
Con me, compagno di viaggio e di esperienza ci sarà don Massimiliano Piciocchi, collega nelle responsabilità diocesane in qualità di Direttore dell’Ufficio Comunicazioni Sociali di Teano-Calvi e responsabile della testata diocesana “La Buona Notizia”; da casa ci seguono e ci sostengono nel lavoro i colleghi dell’Ufficio di Sessa Aurunca.

Fiorisce nel deserto di una pesante attualità questa GMG: il bilanciere d’Europa, ad ovest si carica di un evento giovane che canta la pace, racconta i sogni e la fede dei giovani, fa vivere loro un’esperienza di fraternità intima e globale allo stesso tempo; dall’altro lato, ad est, altri giovani combattono quasi forzatamente una guerra che smorza sogni, allenta ogni slancio fraterno, genera povertà e disagio sociale crescente. Fiorisce questa GMG tra le notizie di migranti che continuano a morire in mare, tra la cronaca aggiornata sulla tratta di essere umani, nello scontro politico ed etico di maternità surrogate. Fiorisce e profuma il mondo soffocato dai fumi dell’inquinamento terrestre e delle sue conseguenze… Fiorisce e colora la storia, perché la Giornata Mondiale della Gioventù fa la storia, quella di chi partecipa e del Paese che la ospita: da questa estate il Portogallo e Lisbona non sono soltanto meta turistica a buon prezzo e final destination per vita a costi modici di molti pensionati italiani ma la culla della speranza, il punto di arrivo e di ripartenza di nuovi propositi per il mondo intero: non a caso i messaggi del Papa, seppur con riferimento costante al mondo dei giovani, saranno degli espliciti appelli e spinte per categorie diverse della Chiesa e della Società civile.

Racconteremo i nostri giovani, quelli dell’alto casertano, immersi in questo mare di abbondante grazia, in correnti che si muovono al ritmo di tanta buona musica, trasportati dalle onde tumultuose che la preghiera susciterà nel cuore di ognuno. La fioritura del deserto è una promessa che ritorna nella Storia e si fa presente ancora una volta. Cosa abbiamo imparato da questa GMG che è a metà del suo percorso? Che chi sceglie Cristo (e il suo fitto programma!) non è deluso; chi lo sceglie conosce la vita e la gioia di vivere; chi lo incontra è un altro uomo e un’altra donna.
Se è vero? Ce lo diranno i nostri ragazzi.
Da alcuni giorni le pagine di Clarus e dei social diocesani respirano il clima da Giornata Mondiale della Gioventù: foto, cronaca, testimonianze da Lisbona per essere tutti partecipi dell’evento, anche chi resta a casa, anche chi non è più giovane anagraficamente. Come famiglia ecclesiale e civile vogliamo condividere quel che accade e il senso profondo di questa esperienza: “”Maria si alzò e andò in fretta” è il tema scelto da Papa Francesco per la GMG, parole che ricordano la visita a Sant’Elisabetta di una giovanissima Maria, senza timore di mettersi in viaggio per vivere con la cugina un momento di scambio intenso. Sono parole che a tutti, grandi e piccoli, ripetono l’invito a non starsene fermi ma scegliere la condivisione, la relazione nel nome di Cristo. Se ne vale la pena? La folla di giovani, un milione di giovani provenienti da ogni angolo del mondo, è già la risposta. Chiudo con un pensiero che che don Massimiliano ha condiviso alla vigilia di questa partenza: “la Chiesa è chiamata ad essere sempre più grande, sempre più colorata, sempre più plurale. A volte viviamo anche la nostra fede e la nostra appartenenza alla Chiesa in orizzonti ristretti, legati ai nostri piccoli angoli di mondo che vivono di tradizioni che spesso parlano poco di Vangelo o che, quantomeno, hanno perso la loro forza comunicativa. Per grazia di Dio ci sono momenti, come la Gmg, che ci ricordano che apparteniamo ad un orizzonte più grande, che siamo “fratelli tutti”, come ci ricorda il Papa”.

In foto momenti della GMG del 2 agosto 2023

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