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Heartstopper 2: su Netflix il ritorno di Charlie e Nick e quel delicato, ricco universo giovanile

Dal 3 agosto gli 8 nuovi episodi della serie tratta dalla graphic novel di Alice Oseman

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Noemi Riccitelli – Lo scorso anno, al suo debutto sul piccolo schermo, nel catalogo Netflix, Heartstopper (qui la recensione della prima stagione), serie TV in 8 episodi tratta dalla graphic novel omonima della scrittrice britannica Alice Oseman, ha avuto un successo notevole.
Ecco quindi che una nuova seconda stagione arriva sulla stessa piattaforma dal 3 agosto, confermando il format di otto puntate, dirette dal regista Euros Lyn, e gli stessi amati protagonisti, Nick, Charlie e i loro amici, alle prese con rinnovate e delicate sfide personali. Dopo che Nick (Kit Connor) è riuscito a confidarsi con la madre (Olivia Colman), realizzando di fatto il suo coming out, la sua relazione con Charlie (Joe Locke) procede serena, anche se ancora segreta per la maggior parte dei suoi amici.
Inizia, così, a sorgere in lui l’esigenza di essere sincero con tutti, per vivere più serenamente il suo rapporto, ma questo processo sembra essere molto difficile da affrontare.
Charlie, memore del suo coming out, lo conforta e rasserena, mentre i due si preparano anche all’emozionante viaggio scolastico a Parigi, insieme al loro gruppo: Tao (William Gao), Elle (Yasmin Finney), che cercano di approfondire il loro reciproco interesse, e Tara (Corinna Brown) e Darcy (Kizzy Edgell), le quali entrano in una nuova fase della loro relazione.

Uno dei tratti costitutivi di Heartstopper, nonché cuore del folto seguito che la serie ha acquisito, è la trattazione di temi contemporanei e vicini alla sensibilità delle più giovani generazioni: tra tutte, l’appartenenza alla comunità queer, le declinazioni e conseguenze di un coming out durante la fase adolescenziale, il turbinio di emozioni che caratterizza quel delicato momento della crescita.
Infatti, Heartstopper non è la classica serie teen che mostra le dinamiche, non solo quelle più “frivole” e giocose, di un gruppo di adolescenti all’interno delle mura scolastiche, ma offre una prospettiva che è riuscita ad affrontare, con ironia e garbo, i nuclei esistenziali dei più giovani, affatto semplici, ma che anzi possono essere molto crudi.
La seconda stagione prosegue su questa linea narrativa, inserendo nel racconto anche i temi dell’autolesionismo e dei disordini alimentari, ma non mancano i momenti che ritraggono la serenità e la leggerezza dei giovani, come l’organizzazione del ballo di fine anno e un viaggio in Europa.

Heartstopper 2, inoltre, allarga il focus anche su altri personaggi della serie, già presenti nella prima stagione, con dinamiche personali ben definite e visibili, ma lasciati a contorno della vicenda principale di Charlie e Nick.
Questo nuovo racconto, così, si arricchisce delle introspezioni dei singoli, facendosi corale e sempre più emozionante.
Infatti, i giovani interpreti si confermano brillanti e preziosi nelle loro interpretazioni, riuscendo a trasmettere con efficacia sia l’inquietudine che gli entusiasmi di cui fanno esperienza.
Il cast, non a caso, è uno dei fiori all’occhiello della serie, con nuovi ingressi in quest’ultima stagione che contribuiscono a definire al meglio anche i profili dei personaggi adulti.

La seconda stagione conferma anche la deliziosa cura grafica, con scenografie (Tim Dickel) dai colori pastello, che richiamano i costumi (Adam Dee) e che, a loro volta, si confanno all’originaria ispirazione fumettistica della storia, conservata soprattutto attraverso l’utilizzo delle caratteristiche animazioni che accompagnano le azioni dei protagonisti.

Nel complesso, Heartstopper 2 si conferma una serie godibile, profondamente tenera e delicata, pregnante di contenuti, con il pregio di avvicinare il pubblico a realtà, condizioni esistenziali spesso ignorate o non opportunamente approfondite, o ancora, ingiustamente sottostimate: una serie votata alla sensibilità e all’empatia, che abbraccia e coccola chi guarda, infondendo una sensazione di serenità.
E sì, è stata confermata anche una terza stagione.

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