Anche quest’anno si è ripetuto il tradizionale Sbarco dell’Assunta, un momento ormai radicato nella vita di Mondragone e atteso da quanti, il 13 agosto – occasionalmente o stabilmente – si trovano nella nota località balneare dell’alto casertano. Una cerimonia che unisce gli uomini al Creato e fa del mare la strada che la Madre di tutti gli uomini, la Vergine, percorre in segno di benedizione e protezione. Ma quest’anno per la comunità locale, in particolare per la parrocchia di San Rufino da cui nasce questa esperienza di fede, guidata dal parroco don Osvaldo Morelli, lo sbarco dell’Assunta si è caricato di un significato ancora più forte, espressione della vicinanza del Pastore S.E. Mons. Giacomo Cirulli: infatti il Vescovo di Teano-Calvi, di Alife-Caiazzo e di Sessa Aurunca ha voluto accompagnare la statua della Madonna salendo a bordo della barca preposta al suo pellegrinaggio da Baia Azzurra al Piazzale Conte dove una folla di migliaia di persone ha accolto il simulacro e pregato insieme.
Lungo la costa, come da abitudine, l’omaggio dei lidi balneari che al passaggio delle barche sul mare hanno omaggiato la Vergine con fuochi d’artificio a cui si è aggiunto il dispiegamento di bagnanti e turisti sulle spiagge raccolti in silenzio alla vista del corteo. Visibilmente emozionato, il Vescovo all’arrivo in porto e dopo la preghiera, ha ringraziato quanti hanno collaborato al passaggio in mare, in modo particolare coloro che hanno permesso la sua presenza a bordo; si è poi rivolto alla folla apprezzando il coinvolgimento con cui tutti hanno partecipato, dal mare e da terra, qualcuno accompagnando anche a nuoto le barche e quella che trasportava la statua: “Vi vedevo sulla spiaggia: eravate tantissimi… e la cosa mi ha riempito di gioia. Mentre guardavo e ascoltavo, pregavo Maria: ‘vedi Maria quanta gente, quanti fedeli ti sono affezionati: pensa a questo Mondo! Fa’ che tutti quelli che sono qui stasera possano poi nella loro vita fare quello che tu desideri più di tutto’. Poi ha aggiunto: “lei alle nostre preghiere risponde; ma c’è una cosa che vuole più di tutte: Lei ci indica il Figlio”. Mons. Cirulli richiama la fedeltà di Maria al suo compito fin dall’annuncio dell’Angelo: indicare all’umanità il Figlio dicendo “fate quello che mio Figlio vi dice di fare, ognuno nella sua vita”. In ultimo l’invocazione all’ Spirito Santo di “farci essere veri discepoli di Gesù e cambiare noi per cambiare il mondo intorno a noi”.
A confermare la devozione dei compaesani e di quanti si sono uniti alla festa con sentimento di profonda devozione le parole del sindaco di Mondragone Francesco Lavagna: “Questa è una comunità che risponde sempre al richiamo di Maria. Una comunità conviviale, viva, che ha voglia di partecipare alle iniziative…”.
La festa continua nel giorno dell’Assunta con la Messa dell’aurora, alle prime luci dell’alba dove meno gente, ma ancor più raccolta, ancora una volta affida alla Vergine la vita, quella dei propri cari; al Suo cuore materno consegna un sogno o un dolore; ancora una volta Le chiede di farsi compagna di viaggio nel mare della vita.
Come nasce lo Sbarco dell’Assunta
Come per numerose località balneari, anche a Mondragone era tradizione che la vigilia di ferragosto fosse un momento di festa in spiaggia con la consumazione di pane e cocomeri; tuttavial a presenza di una piccola cappella sulla via Domitiana favoriva anche la preghiera alla Vergine Assunta; ai pescatori il compito di salutare la festa con lo sparo di fuochi d’artificio. L’abbattimento della cappella per esigenze urbanistiche e il conseguente mutare della devozione, spinse circa 40 anni fa, l’allora parroco di San Rufino don Franco Alfieri a riscrivere e rilanciare questa devozione: l’antico legame con l’Assunta non andava reciso ma coltivato coinvolgendo non solo i “locali” ma quanti – anche casualmente – il 14 e il 15 agosto si portavano a Mondragone. Nel 1980 il parroco e il Consiglio pastorale proposero alla Comunità locale una serie di iniziative tra cui la suggestiva esperienza dello sbarco, giunta ormai alla 43esima edizione.