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La morte di Marcello e Roberto, tutto in un attimo. Sostegno alle famiglie non solo in questo momento

Questa notte il terribile schianto sulla Provinciale che collega Alife a Piedimonte Matese all'altezza del distributore di carburanti Tamoil: perdono la vita in due; la terza persona, resta ferita ma non in pericolo di vita

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Quei metri macinati in poche frazioni di secondi hanno la stessa spinta a divorare vite umane in un attimo. Non c’è tempo per catturare immagini dai finestrini in corsa; non c’è tempo di focalizzare sulla bellissima immagine della vita: tutto accade in un tempo troppo breve di totale fuori controllo. Il motore e poi il suono pesante dei metalli. Quante scene così; quanti rumori come questi! La stessa sorte che ha coinvolto Marcello Mastrangelo di Piedimonte Matese e Roberto Reveglia di Alife alla guida delle rispettive auto.
È accaduto questa notte sulla Strada Provinciale che collega Alife a Piedimonte, all’ingresso del distributore Tamoil. Nulla da fare per i due conducenti; il primo ha perso la vita sul colpo; il secondo dopo poche ore. La ragazza a bordo di una delle vetture risulta ferita. Sul posto Carabinieri e Ambulanze del 118; ma necessariamente anche i Vigili del Fuoco per estrarre i corpi dalle lamiere.

Ore di sgomento e incredulità per le due comunità coinvolte e per i tanti amici delle vittime che in questo momento affidano ai social il loro dolore. Famiglie ed amici a chiedersi il perché: se una distrazione…, se la velocità…, se la perdita di controllo di una delle vetture, domande continue ipotizzando come sia accaduto e come non sarebbe accaduto se qualcosa fosse andato diversamente, se le due macchine avessero transitato in momenti diversi. L’ipotesi non fa i conti con la realtà né con la domanda (perché?) che resterà inascoltata.

La riflessione, torna a posarsi sulla sicurezza stradale solitamente garantita dalle condizioni dell’asfalto, dalla luminosità delle zone ma anche dalla responsabilità e prudenza dei conducenti su cui in questo momento non occorre il commento, lasciando agli inquirenti il tempo delle indagini e accertare dinamiche e responsabilità.

Ora tra il buio del dolore e la luce dei riflettori restano le famiglie e le persone più care di Marcello e Roberto meritevoli soltanto delle vicinanza di tutti, adesso e in futuro, della preghiera e di silenzio se necessario.

Grazia Biasi, direttore responsabile 

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