Si torna a “casa”. Perché un viaggio in Terra Santa è questo: il ritorno al luogo dove ci si sente figli e fratelli, mai stranieri, spettatori o turisti; la casa dove si riceve all’arrivo la benedicente carezza all’anima e alla partenza quell’energico mandato “andate” come fu duemila anni fa.
Clarus, il giornale della Diocesi di Alife-Caiazzo, è atterrato ieri all’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv e fino al 15 settembre sarà sui luoghi sacri e cari: Nazareth, Betlemme e Gerusalemme. Un viaggio di fede ma soprattutto un lavoro di reportage per testimoniare i progetti che la Chiesa Cattolica realizza con i fondi 8xMille.
Sono qui con altri colleghi giornalisti di testate diocesane – carta stampata, web, tv – vincitori del premio “8xMille senza frontiere” a cui abbiamo partecipato per raccontare i progetti realizzati nelle Diocesi di appartenenza (la Biblioteca diocesana di Alife-Caiazzo).
La Fisc (Federazione Italiana dei Settimanali Cattolici) di cui fa parte anche Clarus, ha selezionato quelli meritevoli di un premio, che si è poi concretizzato in questo viaggio. Ma ancora una volta sarà per scrivere, per raccontare la bellezza che si realizza in questa parte di mondo grazie al contributo di molti cattolici italiani e della loro firma “che non costa nulla” e generosamente viene apposta per far parte di un progetto importante.
L’8xmille alla Chiesa Cattolica, piccolo gesto ma azione di responsabilità, fondamento su cui si costruisce il futuro di molta gente in Palestina. Dalle nostre testate con la forza delle parole e delle immagini faremo il nostro meglio per raccontare bellezza… perché le cose “belle” rendono migliori gli uomini. Conosceremo il progetto di “Ampliamento della scuola di Nazareth”; poi “Dar El Majus” (casa dei magi), luogo di cultura e di sviluppo socio-educativo”; “Yalla (ong Avsi): rafforzare l’istruzione dei bambini e dei giovani nel Governatorato di Betlemme”; in ultimo ci affacceremo al progetto per la Costruzione delle sei nuove aule scolastiche per il Collège des Frères.
Prima di ogni lavoro, saremo pellegrini in Terra Santa con una sola certezza – che sia il primo o l’ennesimo viaggio – quella di incontrare faccia a faccia un Vangelo che ancora non si conosce e che parlerà a ciascuno e si aggiunge al bagaglio della vita…
Grazia Biasi, direttore responsabile