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A Roccaromana una tavola rotonda sulla Francigena del Sud, via di sviluppo culturale, economico e sociale per l’Alto Casertano

Lunedì 18 settembre l'incontro promosso dall'Associazione "Il Giardino Segreto di Roccaromana APS", in cui è stata messa in evidenza l'importanza dello storico cammino che unisce Matese e Monte Maggiore

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Si è svolto a Roccaromana, presso la sede de “Il Giardino Segreto di RoccaromanaAssociazione di Promozione sociale, lunedì 18 settembre, l’incontro dedicato alla Via Francigena del Sud, il percorso viario che attraversa Lazio, Campania, Basilicata e Puglia, seguita dai popoli antichi dell’Europa settentrionale per raggiungere Roma e per raggiungere i porti di imbarco per la Terra Santa. All’evento hanno preso parte rappresentanti di associazioni ed enti locali impegnati nella valorizzazione della strada millenaria, volano dello sviluppo economico, sociale e culturale per tutto l’Alto Casertano: la via unisce Matese e Monte Maggiore, estendendosi da Sessa Aurunca a Teano, per poi proseguire nel comune di Rocchetta e Croce, dove incrocia i resti del ponte di Val d’Assano; essa continua tra i borghi medievali di Riardo, Pietramelara, Roccaromana, Baia e Latina, Dragoni e giunge fino alle mura dell’antico castrum romano di Alife.

Nel corso della tavola rotonda, presieduta da Maria Guida, presidente de “Il Giardino Segreto di Roccaromana”, i presenti sono intervenuti sulla necessità di promuovere la Via Francigena del Sud, mettendone in risalto la bellezza e soprattutto la sua capacità coesiva a vantaggio delle aree interne.

A tal proposito, si è discusso dell’importanza di garantire una maggiore viabilità nei diversi tratti del percorso attraverso una specifica segnaletica. Al termine dell’incontro, l’intervento del primo cittadino di Roccaromana, Nicola Pelosi, il quale ha garantito sostegno pieno alle iniziative future, e l’annuncio di una prossima reunion per dare ancora maggiore risalto a quella che non è una semplice strada, ma crogiolo di luoghi sacri, personaggi di un tempo, antiche abitazioni che rappresentano la ricchezza del percorso francigeno in Alto Casertano.

 

 

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