Celebrata ad Alife il 26 settembre la Giornata Europea delle lingue e dell’interculturalità promossa dal Consiglio d’Europa dal 2001. A rendersi protagonisti dell’evento soprattutto le piccole comunità di diverse etnie presenti sul territorio comunale coinvolte dall’Amministrazione Comunale attraverso l’assessorato alla Cultura.
Diverse le collaborazioni e la partecipazione in nome di un valore particolare: l’integrazione che nella festa di martedì scorso si è tradotta in un intenso pomeriggio fatto di ascolto e di condivisione. Il sindaco Fernando De Felice e l’assessore alla cultura Luca Frattolillo coadiuvati dall’assistente sociale Maddalena Morelli e dal Forum dei Giovani hanno dato vita ad un momento di profonda familiarità in cui i cittadini stranieri presenti ad Alife, provenienti da Marocco, India, Brasile, Mali, Costa d’Avorio, Ucraina ed Est Europa hanno raccontato la loro terra, le tradizioni, ma anche e soprattutto l’esperienza di integrazione sul territorio. L’altra voce è stata quella delle Scuole alifane – Istituto comprensivo guidato dalla dirigente Angela Faraone e Scuola paritaria San Francesco guidato dalla Dirigente Gabriella Pirolo – che hanno portato l’esperienza del fare cultura ogni giorno, fondendo esperienze diverse (sono numerosi gli alunni stranieri iscritti) e apprezzando di ogni tradizione etnica i costumi e le tradizioni per intercettare nelle diversità il comune filo conduttore che lega i popoli: il valore delle relazioni e il bisogno di sentirsi sempre e ovunque accolti. La Giornata Europea delle Lingue ben sintetizza questa diversità e la necessità di “fissare” un punto di incontro: una delle esperienze più luminose in tutta Europa, che ormai coinvolge pienamente i giovani attraverso il mondo scolastico ed universitario sono i progetti Erasmus – occasioni di scambi tra docenti ed alunni con possibilità di permanenza in Italia e all’Estero fondati sulla conoscenza delle lingue straniere e lo scambio culturale in genere – in cui è immersa anche la popolazione scolastica alifana. Anche la Diocesi di Alife-Caiazzo fa la sua parte e ha portato la testimonianza nell’evento, nel processo di integrazione locale attraverso lo Sportello Immigrati aperto dal lontano 2002: ascolto, accompagnamento nell’integrazione, e in modo particolare il disbrigo di pratiche presso gli Uffici territoriali per l’ottenimento di documenti e permessi di soggiorno. Ne ha parlato la referente Annamaria Gregorio. Un segnale di vicinanza e supporto che si rende necessario soprattutto per i “primi arrivati” provati dal dolore del distacco e dalla difficoltà ad interloquire con le Istituzioni.
Il momento di scambio e di festa si è svolto nell’Aula Consiliare e nella piazza antistante la Casa comunale; il primo tempo ha visto oltre a quelli già citati l’intervento del Presidente della Comunità Montana del Matese Michele Caporaso, del parroco di Alife don Pasquale Rubino, di alunni e rappresentati del mondo dello sport sul territorio, dei Giovani del Forum e rappresentanti dell’Associazionismo locale. Al termine, all’aperto, spazio per la tradizione vera e propria: musica e sapori dal mondo per contaminarsi di esperienze lontane ma non più distanti. Come segno di fraternità e di integrazione, nello spazio dei giardini comunali è stato piantato un albero di ulivo, segno di pace.