Giovanna Corsale – Entusiasmo e intensa devozione hanno fatto da cornice al “viaggio” dell’urna di Santo Stefano Menicillo Vescovo, compatrono della diocesi di Alife-Caiazzo alla volta di Macerata Campania, suo paese natìo. Sabato 7 ottobre, nel pomeriggio, dopo un momento di preghiera comunitaria, i fedeli, i bambini del Catechismo insieme ai sacerdoti di Caiazzo, don Antonio Di Lorenzo, don Giovanni Fusco e don Massimiliano Iadarola, hanno accompagnato le reliquie del Vescovo Santo a Porta Vetere e da qui verso la terra del Lagni…
L’arrivo a Macerata Campania è stato nella chiesa parrocchiale di San Martino, dove le reliquie del Santo hanno ricevuto una calorosa accoglienza da parte della comunità locale, delle autorità civili, militari e religiose, in nome del profondo legame che unisce maceratesi e caiatini nel segno di Santo Stefano.
Alle 19.00, al termine della personale preghiera al cospetto dell’urna, si è tenuta la Santa Messa presieduta dall’Arcivescovo di Capua, mons. Salvatore Visco, che nell’omelia ha posto l’accento sul significato incarnato dalla presenza della reliquia: “La presenza delle reliquie di Santo Stefano Minicillo ha un valore di memoria e spinta a vivere autenticamente il rapporto col Signore e con gli altri“. Poi un passaggio sui testimoni del Vangelo, i santi, i quali “ci hanno donato un esempio importante: confessori, martiri, laici, religiosi e sacerdoti, cristiani maturi che hanno raccontato alle generazioni successive come si ama il Signore”. I giorni in cui il corpo del Santo sarà presente nella comunità di Macerata “servono a ciascuno di noi per confrontarsi con la Parola di Dio e domandarci: ma se Lui è diventato Santo perché non posso diventare santo anch’io? Se Lui è riuscito a mettere in pratica la Parola del Signore nella sua vita, perché non posso farlo anch’io?”.
Le parole pronunciate da mons. Visco inducono a riflettere sulla “chiamata alla santità” sulla quale si sofferma lo stesso Papa Francesco nell’esortazione apostolica Gaudete ed Exultate, una vocazione che tocca ogni cristiano. Per ciò che riguarda, inoltre, la venerazione della reliquia di un santo, questa “diventa l’occasione per raggiungere la vera fonte della santità, che è Gesù“, così afferma il liturgista Maurizio Barba docente presso il Pontificio Istituto Liturgico. L’aspirazione alla santità, quindi, va intesa come atteggiamento di vita, come un percorso il cui punto di partenza, però, non è lo stesso per tutti: “Nel cammino verso la santità non partiamo tutti dallo stesso punto di consapevolezza, ma tutti possiamo raggiungere il traguardo finale”. (fonte avvenire.it)
La reliquia di Santo Stefano Menicillo resterà ancora qualche giorno a Macerata Campania, dove venerdì 13 ottobre sarà mons. Giacomo Cirulli, vescovo di Teano-Calvi, di Alife-Caiazzo e di Sessa Aurunca, a presiedere la santa messa; domenica 15, infine, il corpo del Santo farà ritorno a Caiazzo. L’arrivo in Porta Vetere è previsto per le 18.30, quando la comunità caiatina accoglierà il suo Patrono e in processione lo riaccompagnerà nella Basilica Concattedrale dove mons. Cirulli presiederà Celebrazione eucaristica.