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Sant’Angelo d’Alife / Matese. Bracconieri stanati e denunciati dalle Guardie giurate WWF Caserta

Non mancano nel Matese i crimini contro la natura; frequente il monitoraggio delle Guardie giurate del Wwf Italia: nelle loro responsabilità la segnalazione dei reati più gravi e la verbalizzazione per infrazioni come la raccolta di funghi, tartufi e orchidee

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Nella mattina di domenica 22 ottobre, le Guardie Particolari Giurate Venatorie–zoofile del Wwf Italia Nucleo Provinciale di Caserta, dopo un controllo su più aree nella zona matesina, sono intervenute nel territorio di Sant’Angelo D’Alife a poca distanza  dal limite esterno del Parco Regionale del Matese. Qui dopo essere state insospettite da un richiamo di uccelli di cui hanno seguito il suono, attraversato un torrente e appostate tra i cespugli, hanno individuato due cacciatori in possesso di un richiamo elettroacustico – vietato dalla legge – per cacciare tordi. Immediata la telefonata ai Carabinieri Forestali e l’intervento di questi che hanno deferito i due cacciatori all’Autorità Giudiziaria competente e sequestrato: 2 fucili, diverse munizioni, ed l’apparecchio elettroacustico vietato.

Ancora una volta la presenza delle Guardie del Wwf sul territorio è lotta ai “Crimini contro la Natura”, garanzia di legalità  grazie alla lotta al bracconaggio, e di conseguenza tutela e protezione della biodiversità in particolare in stagioni come quella autunnale dove il numero di animali selvatici è maggiormente visibile e presente.

Bracconaggio ossia il reato commesso senza licenza di caccia, e la caccia di frodo quello esercitato da titolari di regolare licenza di caccia sono tra i crimini contro la natura più frequenti nelle aree verdi e talvolta più isolate e il Matese non è al di fuori di questa esperienza. Pur rimanendo i “residenti” i primi controllori dei territori, conta la rete di misure messe in campo da associazioni, enti, figure professionali preposte come le Guardie giurate del WWF di Caserta, queste ultime con il ruolo di Pubblico Ufficiale e la responsabilità precisa di poter intervenire – per esempio nel caso del Matese –  per il reato di violazioni ambientali e venatorie. Il loro lavoro è limitato alla identificazione dei soggetti che commettono infrazioni penali, a verbalizzare l’accaduto e demandare il resto dell’operazione alle forze di Polizia (può essere quella Provinciale o i Carabinieri Forestali…). Talvolta il rischio è che le persone sorprese in flagranza di reato rifiutino di fornire generalità e o di seguire le Guardie Wwf in Caserma: in questi casi il loro ruolo si fa ancora più delicato per la responsabilità e la verità nel riferire alle Forze dell’Ordine l’accaduto. Diversamente, azioni dirette di verbalizzazione e identificazione avvengono per infrazioni amministrative come per la raccolta di funghi, tartufi, orchidee…, altra pratica illegale che non manca lì dove c’è abbondanza di tali beni.

Sull’attività delle Guardie giurate del Wwf Italia leggi l’intervista di Clarus ad Alessandro Gatto, coordinatore regionale. Clicca.

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