Simona Gosta in gara per il “Miglior Pandoro d’Italia”. Martedì 7 novembre a Bari, all’Hotel Parco dei Principi si concluderà il concorso Mastro Panettone 2023 con l’assegnazione di premi a tre categorie: panettone tradizionale, panettone creativo al cioccolato e pandoro. È in quest’ultima categoria che concorre Simona insieme ad altri 6 finalisti su 70 concorrenti.
Promosso da Goloasi, portale di riferimento per le pasticcerie e gelaterie italiane, Mastro Panettone quest’anno ha visto la partecipazione di circa 350 iscritti da tutta Italia tra cui la nostra matesina.. Un traguardo che è già un successo nel cammino di questa giovane ereditiera dell’arte dolciaria a cui l’antenato Ludovico diede lustro e onore a Piedimonte Matese.
Era il 1880 quando nasceva l’originaria sede di Coloniali e Pasticceria di via Gaetani, trasferita poi al fratello Vincenzo, e poi a suo figlio Francesco (nonno di Simona), che giovanissimo negli anni ’20 si andò a vivere a Napoli per perfezionare il mestiere presso il laboratorio di Scaturchio, rinomato “marchio” della pasticceria napoletana ancora oggi.
Negli anni Sessanta, Gosta cessa l’attività artigianale mantenendo solo la vendita di “coloniali”, ma sempre più fornita e attrezzata l’attività di famiglia si mette al passo con il mercato per soddisfare le esigenze della clientela legata al dolce fatto in casa e di quella sempre più appassionata di cake design – non solo pasticceri – alle prese con la creazione e complessa decorazione di dolci.
Tra questi profumi antichi ma freschi e densi allo stesso tempo, Simona coltiva la sua passione e seppur non avendo studiato nel settore della gastronomia intraprende la strada che era stata del nonno: “Mi piace ricercare la novità e il perché delle cose”, è la scintilla che l’ha spinta ad aprire coraggiosamente durante il Covid il suo laboratorio “1884 Pastry & Chocolate” facendo così rivivere la più antica tradizione di famiglia. Quella data incisa sull’insegna del negozio rimanda alla storia di famiglia, l’inglese che ne descrive l’attività invece la proietta in un tempo nuovo, aperto al moderno e a maggiori contatti. Tradizione e innovazione trovano sintesi nei prodotti del suo laboratorio dove produce cioccolato e lievitati e torte su richiesta; è quest’ultima la specialità che la giovane pasticciera ha scelto di studiare e curare: nel tempo natalizio e in quello pasquale da via Maretto, sede del laboratorio, i profumi intensi raggiungono le strade vicine e le case suscitando desiderio ma soprattutto il ricordo di quella prima bottega artigiana, oggi con il nome di “Coloniali Gosta dal 1884”, ancora nella storica sede di via Gaetani: le date ben impresse sulle due insegne ricordano a tutti il valore di una radice che continua a produrre buoni…dolci. “È una bella responsabilità, spiega Simona pensando alla sua consolidata tradizione di famiglia, “ma è anche stimolo a fare ancora meglio il proprio lavoro e raggiungere gli obbiettivi prefissati. Arrivare ad una finale a livello nazionale non è un traguardo raggiunto bensì aver capito che si è sulla buona strada per crescere professionalmente e umanamente.
La vigilia di Mastro Panettone si carica di attesa; dopo l’iscrizione al concorso, il suo pandoro è stato inviato a Bari e selezionato da un’attenta giuria che ha osservato consistenza e colore, l’odore e il sapore, la trama e che solo fra pochi giorni scioglierà la riserva. Il Matese incrocia, e la sua Città, incrociano le dita fieri perché l’artigianato locale è in buone mani, quelle di giovani incamminati verso il futuro, con lo sguardo su un passato fondato sull’onesto lavoro, la dedizione, il garbo, la passione.
Alcuni scatti ritraggono la giuria al lavoro (Foto Facebook Mastro Panettone)