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Campania. Verso la Giornata Mondiale dei Poveri, ad Aversa la presentazione del Dossier regionale sulle povertà 2023

La prossimità della Chiesa alle tante povertà, la piaga del lavoro nero, il fenomeno crescente della migrazione in uscita e il disagio delle aree interne sono i punti principali del Dossier, che sarà presentato venerdì 17 novembre ad Aversa nell'Aula Magna del Dipartimento di Ingegneria dell'Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli

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Giovanna Corsale – Alla vigilia della VII Giornata Mondiale dei Poveri (19 novembre), venerdì 17 novembre, ad Aversa presso l’Aula Magna del Dipartimento di Ingegneria dell’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli, la presentazione del Dossier sulle povertà 2023 a cura delle Caritas della Campania, con la partecipazione del governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca. Il Dossier, che verrà introdotto da don Carmine Schiavone, delegato regionale Caritas Campania, è un lavoro che sintetizza i contributi provenienti dalle singole Caritas diocesane della regione e raccolte sulla piattaforma OsPoWeb e viene redatto ogni anno dalla Delegazione Regionale Caritas con la finalità di fare il punto sulla condizione generale di povertà della Campania e sulle tante povertà presenti nei singoli territori, passando in rassegna i dati raccolti da 19 diocesi coinvolte.
“Non solo c’è un dossier nazionale, c’è un dossier regionale, ma vi è la fatica di tante diocesi che operano una lettura particolare dei territori, e dunque questo scendere in profondità benché ci aiuti a tenere in considerazione il monito di Papa Francesco, consegnatoci nel Messaggio per la Giornata Mondiale dei Poveri, ci spinge ad andare oltre i numeri”. Alla base del Dossier, dunque, vi è la volontà di andare al di là di dati e statistiche, secondo mons. Antonio De Luca, vescovo delegato della Conferenza Episcopale Campana Servizio Carità, nonché vescovo della diocesi di Teggiano-Policastro, il quale sarà presente all’incontro di venerdì prossimo. Intervistato da don Francesco Riccio, direttore Ufficio Comunicazioni Sociali della Diocesi di Aversa nella trasmissione Verso Betania da lui condotta, mons. De Luca sottolinea la premura da parte della Chiesa di “non fermarsi a dati ma di guardare i volti, le storie” e ciò alla luce di “un momento di disagio sociale, in cui ad insorgere sono l’individualismo, il sospetto, l’indifferenza, il fallimento di una visione umanitaria”. (VAI ALL’INTERVISTA)
Ogni diocesi è impegnata nella gestione del “fenomeno povertà” e non solo “nell’erogare aiuti assistenziali, ma anche nella capacità di intercettare nuove risorse e nel consolidare le buone pratiche già in atto”. Quando si parla di povertà in Campania non si può prescindere dalla “piaga del lavoro. Un lavoro che manca, con tassi di occupazione da anni sempre tra i più bassi in Italia, ma che vede tante ingiustizie sociali perpetrarsi di continuo”. E che dire, inoltre, del lavoro nero? A tal proposito, mons. De Luca afferma che questo fenomeno “insorge sempre di più in Campania, la terza regione italiana dove si registra, tra l’altro, il maggior tasso di abbandono scolastico”, terreno fertile per il lavoro sottopagato o non retribuito. A tutto questo bisogna aggiungere che la Campania “è stata una delle prime regioni ad usufruire del Reddito di Cittadinanza e, ora che il Governo ha rivisto tale misura, la popolazione campana risente fortemente del tracollo”.
Preoccupa, inoltre, il fenomeno sempre più crescente nel Mezzogiorno della migrazione in uscita: sono 6 milioni le persone che lavorano all’estero e negli ultimi anni 329mila laureati hanno abbandonato la loro terra per cercare fortuna altrove”. Molti sono poi i giovani “il 23% che scelgono di formarsi nei centri accademici del nord o del centro e per questi il rientro è quasi impossibile“, in modo particolare coloro che vivono in comuni delle aree interne. Nel Dossier un passaggio sulla necessità della buona informazione: “In questo delirio di fake news, la nostra missione è quella di trasmettere informazioni con correttezza e onestà, perché informazione è formazione. Dobbiamo tenere a cuore il messaggio veicolato da Inter Mirifica, il primo documento ufficiale della Chiesa dedicato agli strumenti di comunicazione di cui ricorre il 60° anniversario, perché il Vangelo passa sulle onde di questa sfida”.

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