All’indomani della notizia della morte della giovane Giulia Cecchettin uccisa brutalmente a coltellate dal fidanzato Filippo Turetta, mentre si solleva lo sdegno della popolazione e l’incredulità di fronte a tanta ferocia, anche dal mondo della Scuola giungono pensieri, iniziative di solidarietà, interrogativi e proposte sulle soluzioni e strategie perché il fenomeno del femminicidio trovi nel nostro paese un freno consapevole, frutto di una maturità umana e affettiva che ancora manca agli individui e alla società.
La prof.ssa Silva Santagata, Dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo “Aulo Attilio Caiatino” (infanzia, primaria e secondaria di I grado ad indirizzo musicale) di Caiazzo, ci scrive in vista del 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, per condividere un sentimento, ma anche una progettualità che, in divenire, rappresenterebbe una delle strategie educative da mettere in campo interagendo scuola, famiglia, parrocchia, ed altre agenzie educative del territorio…
«Ogni anno, il 25 novembre, si celebra in tutto il mondo la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, un fenomeno che purtroppo è cronaca quotidiana e non accenna a diminuire. Non serve e non basta una giornata per pensare e parlare di violenza in generale, non solo contro le donne. I docenti del nostro Istituto ne parlano ogni giorno, soprattutto dopo la tragica notizia riguardo Giulia. Da oggi nei nostri cortili c’è una panchina rossa dove gli studenti (o altri) potranno depositare scarpe rosse, (ma non solo), disegni, pensieri, fiori…
E’ importante “EDUCARE ALLE RELAZIONI”. Per questo motivo abbiamo pensato ad azioni del PNRR rivolte anche a questo, sia per gli alunni che per i genitori; è fondamentale, più che mai, una stretta collaborazione tra le varie agenzie educative: scuola, famiglia, parrocchia…. Sul sito della Scuola sono pubblicati i bandi del PNRR ai quali chiediamo di aderire; agli studenti chiediamo di riflettere su quanto succede intorno a loro; alle famiglie chiediamo maggiore attenzione e collaborazione. La scuola non è solo il luogo nel quale si insegna e si impara a leggere, scrivere e far di conto; la scuola è aperta anche per le famiglie se e quando hanno bisogno di supporto».
Silvana Santagata
