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Benvenuto Ibrhaim. Fiocco azzurro nella Casa della Carità di Mignano Monte Lungo

I genitori di origine tunisina sono arrivati in Italia ad agosto e accolti nella struttura della Diocesi di Teano-Calvi. Il piccolo è nato questa mattina alle 7 e pesa 3,6 kg

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Fiocco azzurro alla Casa della Carità di Mignano Montelungo nella Diocesi di Teano-Calvi. Il piccolo, figlio di una coppia di immigrati arrivati in Italia ad agosto e qui accolti, è nato questa mattina alle 7.00 in una clinica del territorio; si chiama Ibrhaim, pesa 3,6 kg; lui e la mamma sono in ottime condizioni.

Si accende una luce di vita e di speranza nel dramma della povertà e del dolore che accompagnano le storie dei tanti immigrati che arrivano nel nostro Paese in cerca di una vita migliore. “La sua nascita è motivo di festa e di gioia per tutti noi”, le parole del direttore della Caritas diocesana don Davide Volo. “Questa nascita ripaga le fatiche che insieme agli operatori e ai tanti volontari affrontiamo quotidianamente per cercare di garantire servizi e serenità a questi fratelli in cerca di aiuto”.

Già si pensa al dopo nella Casa della Carità di Mignano; già si programma la festa per l’arrivo a casa di questo nuovo fratello: ospiti e operatori, unica famiglia, sono già al lavoro perché l’accoglienza di Ibrhaim  sia degna di ogni attenzione. I semi dell’accoglienza, della fratellanza, dell’ascolto piantati nei mesi scorsi grazie al lavoro discreto degli Operatori caritas guidati da don Davide oggi germogliano in questa risposta che fa sentire tutti un’unica cosa e tutti fratelli di questo nuovo nato.

Il papà e la mamma di Ibrahim, tunisini di origine, sono stati accolti in questa struttura la scorsa estate insieme ad un nutrito gruppo di immigrati: oggi sono 46 gli ospiti nella casa di Mignano Monte Lungo e 16 in quella di Pignataro Maggiore – altro complesso di accoglienza della Diocesi di Teano-Calvi inaugurato dal vescovo Giacomo Cirulli nel novembre 2021 – accuditi e accompagnati dagli Operatori della Caritas, da volontari parrocchiali, da un medico e da un’equipe di medici specialisti che all’occorrenza prestano la loro professionalità in forma gratuita; a queste figure si affiancano i mediatori culturali, riferimento importante ed essenziale affinché ogni persona accolta possa sentirsi ascoltata, presa in carico e possa esprimere bisogni, difficoltà, paure, necessità. La giornata inizia con la sveglia e la colazione, poi lezioni di lingua italiana e possibilità di colloqui con gli psicologi, attività ricreative e da qualche giorno anche le prime attività interculturali in cui si incontrano tradizioni, esperienze, costumi, lingue diverse.

“Si fidano, sono sereni, si sentono ben voluti…, così è stato anche per la mamma di Ibrhaim durante il percorso della gravidanza”, continua don Davide, “sanno che siamo qui per loro”. Ma è in nome del Vangelo che la Chiesa opera segni e la Caritas in modo particolare: ‘In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me’, così come nel Vangelo di domenica scorsa, solennità di Cristo Re dell’Universo: c’è un fare ed un essere che non è mosso da atteggiamenti di umana pietà, ma ben più forte dal vedere Dio nella carne di ogni uomo.

Presto la Caritas di Teano-Calvi accoglierà tra i suoi volontari anche soci dell’Unitalsi, altra realtà viva nella Chiesa altocasertana che andrà a rafforzare la rete di coloro che si sono dati come orizzonte di senso gli uomini e le donne provati dal dolore e dalla esclusione sociale.

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