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A Francesco: una persona perbene

All'indomani della morte di Francesco Siciliano, la famiglia salesiana di Piedimonte Matese traccia di lui un affettuoso ricordo. I funerali, venerdì 1 dicembre alle 15.00 nella cappella di San Giovanni Bosco in Piedimonte Matese

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Francesco Siciliano, 61 anni, commercialista, è deceduto ieri: la notizia ha immediatamente “riunito” la comunità di Piedimonte Matese nel ricordo di lui “persona perbene”.  La sua è una di quelle “partenze” che lasciano un amaro collettivo, fanno sentire un po’ più soli e poveri della ricchezza che un carisma come il suo. Tra i suoi affetti più cari la famiglia, la moglie Franca Di Marco e la figlia Myriam, ma anche la sua grande famiglia salesiana della città: salesiano cooperatore dal 1980 e attualmente coordinatore del centro locale di Piedimonte Matese, Francesco aveva alle spalle una lunga attività di servizio nell’ambito della Polispostiva Giovanile Salesiana (PGS) come Presidente della ‘PGS Don Bosco Piedimonte Matese’, come Revisore dei Conti nella PGS Nazionale e attualmente come Tesoriere sempre della PGS Nazionale.
È di fatto la Famiglia salesiana di Piedimonte a salutarlo con la lettera che segue…

Dai commenti di amici, parenti, conoscenti che affollano i social sulla prematura scomparsa di Francesco si ripete come un mantra che era “persona perbene”, era “amico di tutti”. Ecco, in Francesco tutti identifichiamo l’uomo perbene, tutti siamo in grado di riconoscere che Francesco incarnava i valori che contraddistinguono una persona perbene, cioè una persona che viveva per il bene, che proiettava la sua esistenza al bene.

Francesco, in quanto persona perbene, riusciva ad entrare e a dimorare nel cuore di chiunque lo conoscesse tanto da diventarne amico; il carisma salesiano, che ha respirato fin da bambino, grazie all’esempio dei suoi genitori, lo ha corroborato prima come animatore e poi come salesiano cooperatore.

Quella prossimità tipica di Don Bosco e la condivisione del “faremo tutto a metà” sono state le peculiarità della sua vocazione salesiana; lui, insieme alla mamma Concettina, alla moglie Franca e ai cognati Rosetta e Vincenzo rappresentano le radici del nostro oratorio salesiano di Piedimonte e costituiscono la linfa vitale a cui tutti noi salesiani cooperatori di questo centro locale attingiamo, soprattutto nei momenti di scoraggiamento per rinvigorire il nostro senso di appartenenza.

Parlare di Francesco come di una persona perbene significa dire una sola parola: amore!

Francesco è stata una persona perbene perché ha tanto amato! Ha amato tanto Dio, Don Bosco, Maria Ausiliatrice, la sua meravigliosa famiglia, la immensa famiglia salesiana, i suoi colleghi e collaboratori, i suoi amici e tutta la comunità di Piedimonte. Dunque, anche se adesso siamo nello sconforto per il grande dolore ed il vuoto incolmabile che ci ha lasciato, prendiamo il suo insegnamento e facciamolo nostro, cerchiamo tutti di fare come lui, ossia mettere l’amore al di sopra di tutto!

La famiglia salesiana continuerà a camminare nei sui solchi, nelle impronte d’amore che ci ha lasciati per non smarrire la via della santità, continuando la missione salesiana a favore della gioventù
e per il bene della comunità piedimontese certi che il suo sostegno non mancherà!
Non limitiamoci a piangere la sua assenza, non limitiamoci a dire era una persona perbene, accogliamo questa immensa eredità che ci ha lasciati e fondiamo la nostra vita sull’amore, affinché
anche noi un giorno potremo essere ricordati come “persone perbene”!

Grazie Francesco, ti vogliamo bene!

La Famiglia Salesiana di Piedimonte Matese

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