Home Chiesa e Diocesi Sobrietà, speranza, vigilanza: dalla Terra Santa il suggerimento per vivere l’Avvento

Sobrietà, speranza, vigilanza: dalla Terra Santa il suggerimento per vivere l’Avvento

A Betlemme l'ingresso del Custode di Terra Santa all'inizio dell'Avvento, comunemente accolto con ogni solennità, si è celebrato in maniera sommessa: troppe le restrizioni imposte alla città da quando è iniziato lo scontro tra Hamas e Israele

303
0

“Sobrietà, speranza e vigilanza”: sono i tre atteggiamenti suggeriti dal Custode di Terra Santa, padre Francesco Patton, per vivere l’Avvento di quest’anno. Celebrando, ieri nella chiesa di Santa Caterina a Betlemme, la messa della prima Domenica di Avvento, il Custode ha affermato che “tutto ci richiama alla sobrietà in questo tempo: il colore delle vesti liturgiche, che è il viola, poi la sobrietà del cibo per non offendere chi sta soffrendo la fame; anche la sobrietà nelle luminarie e negli addobbi in vista del Natale, come è stato richiesto e suggerito dai capi delle Chiese in solidarietà con tutti quelli che stanno soffrendo a causa della guerra in Palestina, a Gaza e in Israele ma anche in molte altre parti del mondo”. Da qui l’invito a “essere sobri in tutto: nelle parole, nei discorsi, nelle spese, nel cibo. Davanti alla sofferenza di tante persone è meglio essere sobri”.

Il secondo atteggiamento da coltivare in questo momento è la speranza. “Siamo in mezzo a una guerra con tutti i pericoli e le incertezze che la guerra comporta – ha ricordato padre Patton – non c’è lavoro perché i pellegrini non possono venire in Terra Santa; ed è difficile anche solo passare da Betlemme a Gerusalemme. Abbiamo bisogno di speranza perché la realtà in cui ci troviamo ci fa temere per il futuro della nostra comunità e delle nostre famiglie. In un tempo liturgico che ci porta a celebrare Dio che si fa bambino vediamo la tristezza, la sofferenza e la morte di tanti bambini. Adesso siamo in mezzo a mille difficoltà e incertezze, ma siamo chiamati a fidarci di Dio e alla fine potremo dire: ‘Valeva la pena fidarsi di Gesù e delle sue promesse’”.

Terzo e ultimo atteggiamento, quello della vigilanza: “Gesù ci invita a essere persone sveglie, consapevoli, che non si lasciano manipolare: in un tempo difficile come quello che stiamo vivendo – ha rimarcato il Custode – è facile venire manipolati da coloro che presentano forme false e forme facili di salvezza. Dobbiamo evitare di lasciarci manipolare soprattutto da chi propone la scorciatoia della violenza come via alla libertà e alla salvezza. Viviamo perciò questo tempo nella sobrietà, nella speranza e nella vigilanza e un giorno – ha concluso – entreremo anche noi nell’eternità di Dio e nella gioia della comunione con Lui”. Le celebrazioni di inizio Avvento avevano preso il via sabato 2 dicembre, con l’ingresso solenne del Custode a Betlemme, la celebrazione dei primi vespri della domenica, con la processione nella Grotta della Natività dove padre Patton ha acceso la prima candela della corona di Avvento.

Fonte SIR

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.