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Piedimonte Matese. Concluso il Novenario tradizionale dell’Immacolata, numerose le presenze di giovani e famiglie

Forte la partecipazione dal capoluogo matesino e dai paesi limitrofi. Il Parroco Don Armando "Un bel segnale di ripresa, anche tra le giovani generazioni"

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L’emozione intensa di una partecipazione folta e discreta, perdura intatta. E malgrado il tempo passi e la società cambi pelle, è rimasto un punto fermo il Novenario con cui la città di Piedimonte Matese ha atteso la Solennità dell’8 Dicembre. Così anche stamane alle 5.30, al termine di nove mattine consecutive, fedeli provenienti da ogni angolo del Capoluogo matesino e dai centri vicini si sono ritrovati presso il Santuario di Ave Gratia Plena, per venerare l’Immacolata alle prime luci dell’alba, seguendo una usanza plurisecolare. Essa affonda le sue radici praticamente dall’inizio del culto stesso, quando nel 1759 un anonimo francescano alcantarino prese a celebrare in questa Chiesa la devozione ai Sabati dell’Immacolata, presso un quadro che già nel 1763 lasciò spazio al pregiato simulacro della Vergine, divenuto oggetto di una devozione corale da parte dell’intera città, al punto da meritare l’incoronazione per decreto del Capitolo Vaticano il 20 Maggio 1894 ed infine la proclamazione della sua dimora a Santuario mariano per la Diocesi di Alife il 14 Aprile 1937 (oltre a sontuosi festeggiamenti popolari della Terza Domenica di Maggio).

La devozione della Novena del mattino, che in questo periodo accomuna il Santuario piedimontese a numerosi Luoghi di culto dell’Italia centro-meridionale, è invece il cuore di una pratica di culto più intima e defilata, che è rimasta sempre fedele a sé stessa, passando indenne attraverso calamità, guerre ed epidemia (ultima in ordine di tempo quella del Covid-19). “Vedere che questo momento forte resiste – afferma il Parroco Don Armando Visone – ci fa capire quanto si vada accrescendo, anche se a fatica, la testimonianza dei genitori: vederli svegliarsi così presto, partecipare alla Messa e poi dedicarsi al lavoro oppure alle faccende domestiche, è qualcosa che edifica anche le nuove generazioni”.”

Quanto al Novenario di quest’anno, giocato sul titolo di Maria Mater Ecclesiae che San Paolo VI diede alla Vergine all’indomani della conclusione del Concilio Vaticano II, Don Armando afferma “Papa Francesco si sta sforzando di attuare concretamente le riforme proposte dal Concilio: con questo Novenario abbiamo cercato di presentarlo alla gente, riscoprendolo attraverso Omelie agganciate tanto alla Parola di Dio quanto ai documenti conciliari, in modo da ‘fare venire il gusto’ di riprenderli tra le mani” poichè “dalla sorgente nasce il fiume. Ed è così anche per la Chiesa. La sorgente è sempre la Parola di Dio, ma essa cammina nel tempo, senza tuttavia perdere il collegamento con la fonte.”

Circa i prossimi appuntamenti, venerdì 8 Dicembre, saranno celebrate le Sante Messe alle 10-12-18.00: durante la celebrazione delle 10.00 avverrà rinnovo dell’adesione dei membri all’Azione cattolica, mentre al termine di quella delle 18.00 ci sarà il bacio del piede della statua della Vergine da parte dei fedeli. Domenica 10 Dicembre alle ore 10.00, durante la Santa Messa presieduta da Mons. Giacomo Cirulli, Vescovo di Teano-Calvi, di Alife-Caiazzo e di Sessa Aurunca, verrà presentato il nuovo Gruppo Scout dei Lupetti.

 

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