Annamaria Gregorio* – Nel cammino itinerante della diocesi per la formazione al Sovvenire, il 14 dicembre scorso si è fatto tappa nella parrocchia San Michele Arcangelo, nella omonima frazione della città di Alife: una comunità poco più di mille fedeli, curata da don Eusebio Swiderek da sette anni. Forte del risultato e dell’impegno dello scorso anno, premiato con un contributo dalla CEI, il parroco ha aderito nuovamente ai progetti proposti dalla CEI per il 2023, con la collaborazione del Consiglio Affari Economici, del Consiglio pastorale, insieme alla referente parrocchiale Enza Ceniccola, invitando i fedeli a partecipare sia alla sensibilizzazione del progetto “Una firma per unire”, che alla campagna “Uniti nel dono”.
L’incontro formativo, curato ed animato sempre dall’incaricata diocesana, ha chiarito ai presenti molti dubbi e perplessità, che spesso ruotano attorno al complesso meccanismo del sostentamento del clero. In conclusione molto edificante la testimonianza di un donatore, il signor Sebastiano, non del posto, che si è ritrovato nella relazione presentata, perché si è sentito accolto nella comunità parrocchiale e come senso di gratitudine e di corresponsabilità verso il parroco, ha sperimentato quanto sia stato bello ed utile il donare, anche perché effettivamente l’offerta è deducibile dal reddito Irpef.
Con questo appuntamento si è concluso il percorso proposto per il 2023 a livello nazionale, sviluppato nei progetti “Una firma per unire” e “Uniti nel dono”. Si spera di avere buoni risultati anche quest’anno per la sensibilizzazione al sostegno economico alla Chiesa Cattolica.
*Incaricata diocesana del Sovvenire