Giunge anche Piedimonte Matese e a Caiazzo la “Luce” accesa direttamente alla lampada che arde perennemente a Betlemme nel punto in cui secondo la tradizione è nato Gesù. Luce della Pace da Betlemme è il nome dell’iniziativa nata in Austria nel 1986 e oggi affidata ad un Comitato che ne gestisce la diffusione.
In alto casertano, prima di Natale, è stata accolta nella chiesa di San Marcello e San Michele (Sepicciano) e poi nella Concattedrale di Caiazzo; in questo secondo caso la Città ha riservato alla Luce calorosa accoglienza: presenti in Piazza Porta Vetere il sindaco Stefano Giaquinto, i sacerdoti don Antonio Di Lorenzo e don Giovanni Fusco e diverse famiglie con bambini; ha preso parte all’evento anche una piccola rappresentanza della comunità di Piana di Monte Verna con il sacerdote don Salvatore Di Chello. Attraversando il centro storico cittadino il corteo guidato dai Re Magi e dagli Scout che hanno portato la luce, ha fatto il suo ingresso in chiesa e “dato luce” alla lampada rimasta accesa nei giorni delle festività natalizie.
Un richiamo non solo simbolico, ma vero e proprio segno di comunione con la Terra Santa dove quest’anno il Natale ha avuto festeggiamenti di tono minore a causa del conflitto tra Israele e Hamas e delle disastrose conseguenze sulle popolazioni: a Betlemme, città in cui è nato Gesù, le autorità locali hanno disposto, per motivi di sicurezza e soprattutto di rispetto per le numerose vittime di questa guerra, che non si festeggiasse secondo le consuete abitudini; anche le Celebrazioni liturgiche presso la Basilica della Natività si sono svolte senza la presenza di pellegrini e con un numero decisamente inferiore di palestinesi residenti nella zona. C’è anche questo pensiero di dolore e soprattutto la preghiera ad unire le comunità cristiane da un capo all’altro del mondo.
Luce della Pace da Betlemme. La storia La tradizione nasce dall’iniziativa natalizia di beneficenza “Lichts in Dunkel” – Luce nel buio – della Radio-Televisione ORF-Landestudio Oberoesterreich di Linz. Nell’ambito di tale iniziativa sono raccolte offerte spontanee con cui si vuole aiutare bambini invalidi, emarginati sociali, ma anche stranieri bisognosi, come ad esempio i profughi. Nel quadro di questa iniziativa di beneficenza, la ORF per la prima volta nel 1986 ha dato vita a questa “Operazione Luce della Pace da Betlemme”, pensando alla tradizione natalizia e come segno di ringraziamento per le numerose offerte. Poco prima di Natale un bambino, venuto appositamente dall’Austria, accende una luce dalla lampada nella Grotta di Betlemme che è poi portata a Linz con un aereo della linea Austriaca. Da Linz con la collaborazione delle Ferrovie Austriache, la Luce è distribuita in tutto il territorio. Dal 1986 gli Scout viennesi hanno deciso di collaborare alla distribuzione della Luce della Pace, mettendo così in pratica uno dei punti chiave dello scoutismo, l’amore per il prossimo espresso nella “Buona Azione” quotidiana. Di anno in anno sono cresciuti sempre di più la partecipazione e l’entusiasmo per la consegna della “Luce della Pace” tramite le diverse associazioni Scout esistenti. Di anno in anno la Luce della Pace di Betlemme ha raggiunto un nuovo Paese europeo unendo sempre più città nel sogno comune di pace per tutti i popolo del mondo. In Italia la luce è arrivata già nel 1986 per iniziativa degli Scout sud-tirolesi di madre lingua tedesca; progressivamente ha raggiunto molte regioni d’Italia allargando il proprio raggio luminoso e superando il mare è approdata anche in Sardegna. Ogni anno si ripete il consueto rito: Betlemme, Linz e poi, rigorosamente a bordo di treni, in viaggio per accendere numerose altre fiammelle (cfr https://lucedellapace.it/w/).