Nella giornata di giovedì 11 gennaio la città di Caiazzo ha accolto l’immagine di Gesù Bambino di Praga, proveniente dell’omonimo Santuario di Arenzano, dove si venera una statua lignea che è una copia di quella custodita a Praga nella Chiesa Santa Maria della Vittoria. La statua di Gesù Bambino di Praga, donata ai Carmelitani di quella città nel 1628 dalla principessa Polissena Lobkowitz, proveniente dalla Spagna ed è molto simile a quelle appartenute a Santa Teresa e San Giovanni della Croce.
La storia del Bambino di Praga tra regimi e soppressioni
A Praga i Carmelitani dovettero abbandonare il Santuario a causa delle leggi dell’ “imperatore sacrestano” Giuseppe II (1784), e il culto a Gesù Bambino conobbe in Boemia un lungo periodo di declino. Tra il XIX e il XX secolo ci fu una ripresa del culto, e in questo periodo l’immagine ebbe una grande diffusione in tutto il mondo ad opera, ancora una volta, dei Carmelitani e delle Carmelitane. Il culto a Gesù Bambino giunse in Italia ad Arenzano nel 1900, grazie a un piccolo quadro esposto dai Carmelitani nella loro chiesetta. Questo semplice atto di pietà diede inizio ad uno straordinario movimento di devozione, accompagnato da grazie e miracoli. Nel 1902 il quadretto fu sostituito da una statua simile a quella di Praga. L’afflusso dei devoti motivò la costruzione del Santuario – primo nel mondo a lui dedicato – iniziato nel 1904 e inaugurato nel 1908. A Praga intanto il regime nazista e poi comunista frenarono ogni impulso spirituale e di fede almeno fino al 1989 con l’avvento di un nuovo tempo di democrazia e libertà. A questo punto i Carmelitani tornarono nel luogo da cui tutto aveva avuto inizio partendo proprio da Arenzano nel 1994 che intanto era divenuto il centro principale di questa devozione.
L’evento a Caiazzo e la catechesi alla Comunità
Alle 17.00, in piazza Portavetere, i fedeli delle due parrocchie del Centro storico con i sacerdoti Don Giovanni Fusco e don Antonio Di Lorenzo e quelli giunti da Piana di Monte Verna e Villa Santa Croce con il sacerdote don Salvatore Di Chello hanno accolto l’Immagine di Gesù Bambino con un primo momento di venerazione soprattutto da parte dei più piccoli. Subito dopo il corteo ha fatto tappa processionalmente in Concattedrale dove ci sono stati quattro momenti legati alla devozione e alla spiritualità di Gesù Bambino. La prima tappa e stata la benedizione dei bambini raccolti intorno al Bambinello e la catechesi, non solo sulla devozione a Gesù Bambino, ma anche come, Dio fatto uomo, sia stato uno come loro nella famiglia e nel villaggio di Nazareth obbediente ai genitori e fedele allo studio delle scritture. Subito dopo la preghiera devozionale della Coroncina di Gesù Bambino. Alle 18.00 la Celebrazione eucaristica presieduta da fra Davide Sollami che da Arenzano ha accompagnato la piccola statua in pellegrinaggio a Caiazzo, che durante l’omelia, commentando le Letture della liturgia del giorno, ha sottolineato come Gesù nella sua vita camminava visitando villaggi e città, come avvenuto con la vita del bambino di Praga: un incontro che tocca il cuore dell’uomo che nella sua libertà si lascia incontrare e cambiare: “o l’incontro ci cambia la vita e ci fa essere annunciatori della Parola di Cristo o ci lascia indifferenti e si resta come prima, ma nonostante ciò il Signore non si stanca di venirci incontro”. Al termine della Messa i fedeli hanno ricevuto l’unzione con l’olio benedetto proveniente dal Santuario di Arenzano.