I Lupetti sono tornati! A Piedimonte Matese tornano a vedersi piccoli scout con pantaloncini e foulard e l’immancabile cappellino verde rigato di giallo. La loro “base” è la parrocchia di Ave Gratia Plena dove abitualmente curano la formazione, ma nel programma di rilancio del Branco del Gruppo scout Piedimonte Matese 1 che da qualche mese si incontra con assiduità, si infittisce anche l’agenda delle uscite che sono parte integrante del cammino Scout. La prima avventura fuori casa risale a pochi giorni fa. I lupetti del Branco Stella mattutina (questo il nome dato al gruppo) dal 3 al 5 gennaio hanno vissuto le loro Vacanze di Branco invernale a Gallo Matese facendo base nell’edificio scolastico dove hanno ricevuto la visita del parroco di AGP don Armando Visone.
“La Vacanza si è svolta all’insegna della scoperta dell’importanza di ognuno all’interno del gruppo, di quanto è fondamentale dare “…del nostro meglio” (motto del Branco) affinché il gruppo possa vivere in clima di gioia e lealtà”, ci racconta uno dei loro capi Andrea Scappaticcio. A far da cornice allo loro giornate i monti del Matese, l’aria pungente e salutare d’alta quota, il silenzio dei luoghi… “Per la prima volta i nostri Lupetti hanno conosciuto la Legge e la Promessa del Branco, tappe fondamentali per entrare ufficialmente in questo bellissimo percorso, che vanno onorate ogni giorno in quanto sono alla base dello stile di ogni lupetto”.
Li ha accompagnati un tema ispirato al regno di Arendelle, dal film “Frozen”, e attraverso la conoscenza di personaggi, quali Elsa ed Anna, hanno scoperto la bellezza dell’amore da dare e ricevere tra di loro per poter andare sempre d’accordo. “Infatti – aggiunge Andrea – la frase simbolo delle Vacanze di Branco è stata quella pronunciata dal pupazzo di neve Olaf nel film: “A volte vale la pena sciogliersi per qualcuno…“. “per noi più grandi è stata sicuramente un’esperienza fantastica, la prima di tante, che ci incammina verso un anno pieno di nuove tappe da raggiungere, sia per noi che per i bambini. È stato un campo che ha continuato ad alimentare la nostra voglia di formazione continua affinché possiamo essere il più competenti possibili per stare con loro”.
Ancora una volta il servizio educativo reso dai più grandi, in questo caso i Capi, è più un ricevere che dare, un ricaricarsi a vicenda per rimotivare la scelta di tenere in vita questa esperienza fondata sulla regole dello Scoutismo e sul Vangelo così come nella tradizione dell’AGESCI (Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani). Si guarda oltre, con l’intento di fare di più ed offrire sempre a più bambini la possibilità di simili esperienze formative, e perché no anche agli adolescenti. Tanto che dalle parole di Andrea giunge l’appello “rinnoviamo la nostra richiesta a giovani e adulti al di sopra dei 21 anni ed ex scout che vogliono intraprendere con noi questa avventura per mettersi al servizio dei ragazzi per contribuire a renderli cittadini protagonisti, cristiani impegnati per la società”.