L’Istituto “De Franchis” fa 100! Sono i numeri dei nuovi iscritti all’anno scolastico 2024/2025 nella sede di Via Caso della storica “ragioneria” di Piedimonte Matese, qualche decennio fa uno degli Istituti più frequentati, più scelti. I dati, appena chiuso il periodo di iscrizioni alle classi prime, confermano il trend nazionale: sempre più studenti (quindi famiglie) optano per una formazione tecnica, per il diploma, per un percorso di studi che non comporti necessariamente la scelta dell’università come immediata strada prima di accedere al mondo del lavoro seppur gli studi universitari rimangono una stabile scelta anche per chi proviene da questi percorsi, diversamente da come avveniva un tempo. L’Istituto gestito dal Dirigente Marcellino Falcone registra pertanto un +70% di iscritti all’indirizzo Amministrazione Finanza e Marketing (con curvature in Informatica, Green Economy e Digital Marketing) e un +14% all’indirizzo Turismo Internazionale; restano invariati i numeri dell’indirizzo Turismo Sportivo e quelli dell’Istituto Professionale con sede in Alife (unito nell’unica gestione) dove avremo anche per il prossimo anno la formazione di una sola classe di alunni.
Numeri in salita anche per le altre scuole tecnico-professionali di Piedimonte Matese quali Industriale, Agrario e Alberghiero: insieme, i tre Istituti diretti dal dirigente Nicolino Lombardi raccolgono 128 iscrizioni così suddivise: 72 iscritti per l’Iti, 22 per l’Ita e 34 per l’alberghiero, consapevoli come puntualmente accade, che ritardi o ripensamenti porteranno ancora qualche numero almeno fino al prossimo settembre.
Il dato nazionale conferma la risalita dei numeri proprio al rush finale delle iscrizioni: nelle ultime due settimane in cui la piattaforma del Ministero ha accolto le domande dei nuovi iscritti, gli istituti tecnici di tutta Italia sono passati dal 31,66% al 31,72% di iscrizioni; i professionali dal 12,72% al 12,95%, merito anche dei nuovi percorsi 4+2 particolarmente scelti dalla popolazione di futuri studenti, ma non nelle Scuole del Matese dove non sono stati ancora attivati.
Perché il successo degli Istituti Tecnici? Alla domanda risponde la professoressa Concetta Lombardo, responsabile del team di Orientamento del De Franchis: “Un istituto tecnico può veicolare l’esigenza di praticità e concretezza degli adolescenti di oggi. Questi ragazzi sono dei creator digitali e vivono la loro vita soprattutto tramite i social. Hanno una forte familiarità con la tecnologia, un’attenzione alla diversità e all’inclusione e una preferenza per l’individualità e l’espressione personale. Per tali ragioni si mostrano particolarmente interessati alle nuove professioni green o legate al mondo dei social media e del marketing digitale”. L’identikit dei nuovi studenti corrisponde ad una tendenza ormai solida su cui si incontrano giovani, mondo della scuola e del lavoro e una esperienza di mondialità senza più confini culturali, sociali, linguistici. A tal proposito Lombardo aggiunge spiegando le scelte degli ultimi anni che hanno portato il De Franchis a questo significativo traguardo: “L’internazionalizzazione dei nostri percorsi di studio, con la presenza di docenti madrelingua e la possibilità di scambi culturali e viaggi studio all’estero consente ai nostri giovani alunni di realizzare il sogno di viaggiare e girare il mondo, conoscere nuove culture, svolgere esperienze lavorative lontano da casa e imparando la lingua”. La professoressa Concetta Lombardo, dall’esperienza con i suoi alunni, e in particolar modo i più giovani dell’Istituto attinge una singolare considerazione che aiuta – anche dal punto di vista sociale e umano – ad una lettura diversa della generazione che sta crescendo: “Quella attuale, denominata ‘generazione Z’, è rappresentata dai nati tra il 1995 e il 2010. Non amano leggere libri ma questo non fa di loro degli ignoranti, in quanto sono esposti quotidianamente a un’infinità di stimoli sempre diversi e hanno di conseguenza una capacità maggiore di immagazzinare dati rispetto ai millennials o i boomers. Non è mutata la curiosità né la voglia di imparare, semplicemente sono cambiati gli stili di apprendimento, da analitico qual era un tempo a uno stile di tipo visivo e globale”.
Scelgono la scuole del “fare” in cui unire studio, competenze, creatività, fino alla visione di un prodotto finale: specchio di una generazione che ha fame di realizzazione, di dire ‘io ci sono’ fin dalla più giovane età, ma anche testimoni della difficoltà vissuta dalla generazione precedente di fratelli o amici, lasciati ad elemosinare un lavoro per il crescente gap tra processi formativi offerti dalle università e richieste/esigenze del mondo lavorativo; o peggio ancora per la complessa prassi di immissione nel lavoro che l’Italia chiede ai suoi figli.
Complessivamente i Licei (considerata la variegata proposta di indirizzi) restano e si attestano le scuole più scelte da oltre la metà delle studentesse e degli studenti con il 55,32% di domande rispetto alle iscrizioni generali, anche se i dati sono in calo un po’ ovunque. Il “G. Galilei” di Piedimonte Matese – diretto dalla prof.ssa Bernarda De Girolamo – da cui non ci vengono forniti dati numerici, conferma la formazione delle classi prime in tutti gli indirizzi di studio inclusa una prima classe al neonato Liceo del Made in Italy.
Sguardo su Caiazzo, alla sezione staccata del Liceo Giannone di Caserta guidato dalla prof.ssa Marina Campanile. L’intero Istituto raccoglie 225 nuovi iscritti, il 18% in più rispetto alle classi prime di un anno fa; e il 61% in più rispetto agli studenti che usciranno dall’Istituto dopo la Maturità di giugno-luglio (il Giannone è tra i pochi Licei in Italia a smentire il calo di iscrizioni). Nello specifico a Caiazzo è confermata la formazione di una nuova classe di Liceo scientifico-scienze applicate mentre è ancora in allestimento una sezione di Linguistico.