Angela Cinotti – Venerdì nell’auditorium dell’Istituto tecnico Industriale “Caso” gli studenti del triennio dell’indirizzo Agrario “Coppola” e dell’Alberghiero “Cappello” hanno partecipato al seminario dal titolo “Melannurca campana igp. Dalla terra alla tavola” .
Il convegno è stato promosso dalla Coldiretti Campania per focalizzare l’attenzione su un prodotto di eccellenza del territorio regionale, conosciuto certamente ma, forse, non sufficientemente apprezzato per le sue proprietà. Nel corso dell’incontro, moderato da Adele Consola, dopo i saluti del dirigente scolastico, prof. Nicolino Lombardi, sono intervenuti il dott. Giuseppe Miselli, responsabile di zona della Coldiretti, il dott. Giuseppe Giaccio, presidente del Consorzio di tutela della melannurca IGP, il prof. Claudio Di Vaio, docente di Arboricoltura generale nel dipartimento di Agraria dell’Università Federico II di Napoli e la prof.ssa Aurora Cirillo del dipartimento di Agraria dell’Università Federico II di Napoli. In particolare il prof. Di Vaio ha ripercorso la storia agronomica della coltura fino agli attuali studi su portinnesti che tollerano la stanchezza del suolo. L’intervento della prof.ssa Aurora Cirillo, invece, ha riguardato le proprietà nutraceutiche del frutto che sono tali da renderla la mela più salutare tra quelle presenti sul mercato.
Gli studenti hanno avuto modo di approfondire i vari aspetti legati alla coltura della melannurca ricevendo anche spunti importanti su come avviare un’attività imprenditoriale nel settore. Al termine dell’incontro studenti, docenti e relatori si sono recati nell’Azienda dell’Istituto Agrario dove sono stati messi a dimora due alberi di melannurca che sono andati ad arricchire il meleto dell’Azienda in cui sono presenti, tra l’altro, varietà di mele autoctone. Proprio queste ultime hanno riscosso l’interesse del prof. Di Vaio che ha proposto all’ITA una collaborazione col dipartimento di Agraria per un progetto di ricerca e sperimentazione.
Una giornata in cui ancora una volta l’ISISS Matese ha voluto rimarcare i legami col territorio e le sue peculiarità che possono rappresentare un’opportunità di permanenza per le giovani generazioni.