Noemi Riccitelli – La coppia Andrew Scott e Paul Mescal, due interpreti particolarmente amati ed apprezzati dal pubblico negli ultimi anni, ha fatto sì che Estranei (All of Us Strangers), scritto e diretto dal regista britannico Andrew Haigh, diventasse già prima dell’uscita una visione imperdibile e unica, l’occasione di apprezzare le performance di due star così fini nella stessa pellicola.
E, del resto, il film, al cinema dal 29 febbraio, non ha deluso le altissime aspettative, confermate anche dai vari e consolidati riconoscimenti, tra cui le candidature ai BAFTA e ai Golden Globe.
Estranei, tratto dal romanzo omonimo del 1987 di Taichi Yamada, già adattato per il grande schermo da Nobuhiko Obayashi nel film The Discarnates del 1988, è stato presentato in anteprima mondiale nel 2023 al Telluride Film Festival, approdando poi in Italia alla Festa del Cinema di Roma, nella sezione Alice nella città.
Londra, oggi. Adam (Andrew Scott) è uno sceneggiatore in crisi: alle prese con un nuovo copione che sembra ispirarsi alla sua stessa vita, sembra incapace di superare alcune questioni del passato che continuano a tormentarlo.
Una sera, il suo unico vicino di casa, Harry (Paul Mescal), bussa alla porta, chiedendo di entrare e trascorrere del tempo insieme, ma Adam lo respinge, tra sospetto e imbarazzo.
Intanto, Adam decide di far ritorno alla casa dei suoi genitori (Jamie Bell e Clare Foy), per cercare di fare pace con i suoi tormenti: è lì che, infatti, li rivede, instaurando un nuovo rapporto con loro.
Delicato e feroce insieme, Estranei è una visione intima e delicata, ma struggente.
Andrew Haigh, regista e sceneggiatore, fa della base narrativa di Yamada, una rinnovata riflessione che pone insieme solitudine, memoria, sentimenti, identità, introducendo anche il tema dell’omosessualità.
La sua sceneggiatura si muove accorta, ma brillante, con battute che incorniciano con finezza anche i pensieri più spinosi e complessi, trovando poi la più vera espressione nelle interpretazioni di un cast raccolto, ineccepibile.
Se è Andrew Scott ad avere il ruolo del protagonista primario, offrendo una prova d’attore pregevole, commovente, i suoi colleghi sono altrettanto notevoli.
Paul Mescal, che aveva già interpretato un ruolo similmente delicato in Aftersun di Charlotte Wells (qui la recensione), valendogli la candidatura all’Oscar, in Estranei si conferma astro nascente del cinema contemporaneo, riuscendo a definire con convinzione il suo profilo accanto a Scott, con il quale l’intesa risulta straordinaria.
E che dire di Jamie Bell e Clare Foy, già veterani del grande schermo: i due interpretano i genitori di Adam e ne delineano le sagome con tenerezza e complicità.
Estranei, nonostante la storia intensa della sua ispirazione, si caratterizza per un filtro prezioso e discreto, una carezza ad un lamento, ad un grido, quello dei protagonisti, che sembra non trovare requie, ma che alla fine, dopo aver attraversato il vortice del dolore, si trasforma nel più dolce degli abbracci.