Si sono preparati alla Giornata internazionale della donna sfogliando libri di storia, scorrendo pagine web alla ricerca di modelli, di quelle donne protagoniste di grandi gesti e segni: Madre Teresa di Calcutta, Samantha Cristoforetti, Maria Montessori, Luisa Spagnoli, Margherita Hack…. Le hanno nominate quasi tutte le donne che con onore hanno dato un contributo di civiltà al nostro Paese e al mondo intero e permesso a tante altre la conquista di un posto migliore nella scala sociale.
Loro sono gli alunni dell’Istituto comprensivo Piedimonte Matese 2 – Castello coinvolti dalla dirigente scolastica Michela Visone in una singolare esperienza di conoscenza dell’universo femminile; gli è stata offerta la possibilità di imparare anche oltre i libri di storia incontrando donne del territorio, volti conosciuti e familiari e dialogare con esse: mamme e mogli, ingegneri e architetti, funzionarie, impegnate nel sociale e nella cultura, imprenditrici, una rappresentante del consiglio di circolo e del consiglio comunale, due donne vicesindaco a cui i ragazzi hanno rivolto domande importanti e ricevuto risposte altrettanto forti e incoraggianti. Una originale lezione di educazione civica quella che stamattina si è svolta nei tre plessi scolastici dell’Istituto, a San Gregorio Matese, a Castello Matese e a Piedimonte Matese, coinvolgendo nei primi due centri gli alunni delle Medie impegnati nel percorso ministeriale di orientamento a cui la Scuola locale dà forma attraverso iniziative come quella proposta nella giornata odierna. Agli alunni inoltre durante l’intero percorso (trenta ore annuali) è richiesto di fare sintesi di quanto vissuto con l’attività denominata “Compiti di realtà” al fine di coinvolgere anche la comunità in cui vivono – le famiglie in primis – nel loro processo di crescita che non è solo scolastico ma umano e sociale. Per l’occasione coinvolti eccezionalmente anche gli alunni di Quinta elementare.
Ogni incontro in ciascuno dei plessi si è aperto con riferimenti Storia e al ruolo della donna in varie epoche richiamando le condizioni sociali, i diritti sognati e conquistati, il desiderio di felicità di ognuna che si fonda sulla sana relazione con l’intera società; i ragazzi hanno posto alle loro compaesane numerose vivaci, scaturite non solo da normale curiosità ma anche dal desiderio di conoscere più da vicino la loro storia, luci ed ombre di un percorso umano da cui attingere anche consigli sul futuro che gli attende.
“Come riesci a conciliare famiglia e lavoro?”, “hai trovato ostacoli nel tuo percorso lavorativo?”, “quanta tenacia serve per rincorrere i propri sogni”, “di cosa ti occupi nella vita?”. Un incontro che ha rivelato un duplice valore: raccontare ai ragazzi la dignità di mestieri e professioni e la passione con cui si affrontano, il valore impegni sociali che si svolgono per il territorio ma anche la strada compiuta dalle donne – con impegno, sacrificio, studio – per arrivare ad un traguardo e dare continuità agli impegni assunti.
Amare le persone e i luoghi, avere cura, impegnarsi per qualcuno e qualcosa, non temere l’ostacolo, cercare il dialogo, mettere in campo creatività: l’universo femminile che questa mattina si è raccontato, pur ammettendo la fatica del cammino, ha lasciato un grande segno di speranza, alimentando nel cuore del giovane pubblico il desiderio di una vita fatta di parità conquistata con lo studio, il dialogo e l’ascolto reciproco.