Ad Alife torna l’antico appuntamento con il fuoco: tradizione e devozione si incontrano quindici giorni dopo Pasqua nell’evento detto Iu Fucaracciu, falò accesi nei cortili, nelle piazze, davanti casa riunendo giovani e anziani nella preghiera alla Madonna del latte. Quello di oggi, organizzato per il quinto anno consecutivo dalla Pro Loco, affonda le sue radici in riti lontani in cui si supplicava la Vergine di concedere abbondanza di latte per ogni mamma che allattava il suo bambino, ma anche abbondanza di raccolti in vista della stagione estiva. La vocazione agricola di Alife, le cui campagne e gli orti (comunemente chiamati cannavine nel perimetro delle mura cittadine) donano abbondanza di raccolti tutto l’anno accomuna ancora generazioni e non sembra cedere il passo all’oblìo. A confermare questo legame tra la comunità e Maria, una pregiata statua lignea conservata in Cattedrale nota appunto come Madonna del Latte: scultura policroma del 1500 con tratti che richiamano posture più antiche. La Vergine è adornata di un manto classico in argento meccato interamente ornato con incisioni floreali. Il volto, alquanto insolito, nella sua austerità, richiama le madonne tardomedievali (guarda la statua).
Sabato 13 aprile, nell’area parcheggio di Porta Fiume a partire dalle 17.00 avranno inizio i riti che si protrarranno fino a tarda serata; resistono un po’ ovunque in città le tradizioni di piccoli fuochi presso le abitazioni, si consolida invece l’iniziativa della Pro Loco di un fuoco più grande e con momenti di animazione, con l’intento intende riunire la comunità intorno al fuoco. Quest’anno, confermando l’iniziativa dello scorso anno, la Pro Loco avvalendosi della collaborazione di associazioni e in particolare della parrocchia Santa Maria Assunta ha arricchito ulteriormente il programma: alle 17.00 inizieranno i bambini portando fascine e allestendo il grande fuoco; seguiranno “Echi di fiamma”, racconti sul fuoco a cura di don Emilio Salvatore; poi i giochi della tradizione, e l’accensione del falò. Alle 19.45 ci sarà la preghiera del Rosario e successivamente due spettacoli, uno di sputafuoco e l’altro musicale con i Bottari di Macerata Campania (scarica la locandina con il programma).
Cura del territorio: la mission della Pro Loco alifana e di chi la rappresenta; di recente, infatti, dalla locale associazione è emerso l’impegno della concittadina Caterina Renzo a rappresentare Alife e le aree circostanti in seno al Comitato provinciale delle Pro Loco (Unpli). Attaccamento alle radici e tutela della storia locale: si spiega così il suo impegno e quello della squadra locale guidata dalla presidente Filomena Farina.
“Ho deciso di restare ad Alife e di stabilire qui la mia famiglia – le parole di Caterina Renzo, consigliere Unpli Caserta – credendo nel potenziale di questa città. Alife ha un grande tesoro che non abbiamo valorizzato ancora abbastanza. Se noi giovani non offriamo questo contributo, chi altri potrà farlo? Abbiamo il potenziale per far crescere il turismo e al contempo l’amore per questa terra. Alife vanta ricchezze uniche: vale per la storia, l’archeologia, la tradizione agricola con i prodotti tipici come la cipolla alifana e il fagiolo cera di cui bisogna parlare anche fuori da qui, ai tavoli dell’Unpli è un primo importante passo”.
Tra le ricchezze immateriali della tradizione alifana ci piace segnalare a pieno titolo Iu fucaracciu e la preghiera che con esso si rivolge alla Madonna.