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8xmille alla Chiesa Cattolica: perché firmare? Da Alife parte l’itinerario diocesano “Prima noi”

A quarant’anni dal nuovo Concordato (1984-2024) la Diocesi di Alife-Caiazzo promuove un percorso per formare i formatori, coloro che nelle parrocchie avranno la responsabilità di sensibilizzare ad "una firma che fa bene" e realizza in Italia opere di carità, culturali e pastorali

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Foto Gianluca De Vizio

Annamaria Gregorio* – “Una firma che fa bene!” lo slogan che dallo scorso 14 aprile accompagna la nuova campagna di sensibilizzazione all’8xMille. Non solo, è anche “Una firma che fa IL BENE“: se è vero che ogni gesto d’amore fa del bene sia a chi lo compie che a chi lo riceve, firmare per l’8xmille alla Chiesa cattolica può moltiplicare tale beneficio a dismisura.

Ma come convincere i cittadini alla firma, tra disinformazione, fake news ed episodi che negli ultimi tempi hanno suscitato clamore sulla Chiesa cattolica e il Vaticano? É dunque necessario fare chiarezza, partendo da noi. L’iniziativa messa in cantiere quest’anno dall’ufficio diocesano del Sovvenire di Alife-Caiazzo nasce dalla necessità di formare i membri dei Consigli Pastorali e dei Consigli Affari Economici delle parrocchie già inseriti nei percorsi di promozione dell’8xMille alla Chiesa Cattolica, che a loro volta dovranno essere formatori nelle realtà di appartenenza insieme ai rispettivi parroci. “Prima noi”, attività itinerante, ha questo scopo: formare ed informare prima i credenti (operatori pastorali, collaboratori dei parroci e sacerdoti), che devono conoscere, sapere ed essere convinti del “dono” fatto alla Chiesa attraverso la firma in dichiarazione dei redditi, per poi parlarne correttamente alle comunità.

Ad ospitare il primo incontro è stata la Parrocchia della Cattedrale S. Maria Assunta in Alife, lo scorso venerdì 19 aprile in serata, con la partecipazione attenta e motivata dei membri dei Consigli Pastorali Parrocchiali e Consigli Parrocchiali per gli Affari Economici dei sacerdoti Don Pasquale Rubino e Don Emilio Salvatore, spesso intervenuti per avvalorare la relazione tenuta dall’incaricata diocesana, sulle tematiche trattate: fondamenti teologici del Sovvenire; fonti normative e breve excursus storico dei rapporti tra lo Stato e la Chiesa cattolica (Leggi eversive del patrimonio ecclesiastico, Patti Lateranensi, Concordato del 1984 di cui ricorre il 40ennale, Legge 222/1985); Giornate nazionali “Una firma per unire” e “Uniti nel dono”, in particolare informazioni contabili sull’8xmille, soprattutto per la firma di quei contribuenti (tipicamente anziani) che, essendo esonerati dall’obbligo di presentazione della dichiarazione dei redditi hanno diritto di poter ugualmente effettuare la scelta per la destinazione dell’8xmille dell’Irpef; dati statistici e risultati del 2022; progetti realizzati in diocesi negli ultimi anni, con l’ausilio dei video formativi CEI della nuova campagna 2024.

In prossimità della Giornata nazionale di sensibilizzazione per il sostegno economico alla Chiesa cattolica di domenica 5 maggio, è doveroso educare alla firma, gesto semplice, non scontato, che non costa nien­te, che non toglie nulla dalle tasche di chi lo compie, eppure è tanto prezioso, segno della sensibilità verso i valori di corresponsabilità, partecipazione e comunione, con tutta la Chiesa cattolica italiana.

*Incaricata diocesana del Sovvenire

Nel sito www.8xmille.it sono disponibili i filmati di approfondimento sulle singole opere, al centro della campagna, mentre un’intera sezione è dedicata al rendiconto storico della ripartizione 8xmille, a livello nazionale e diocesano, nel segno della trasparenza.

L’8xMille alla Chiesa Cattolica è anche sui social:
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