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La gioia di essere famiglia canossiana. A Piedimonte Matese un reading inedito su Santa Maddalena di Canossa

In occasione dei 250 anni della nascita della fondatrice dell'Istituto Figlie della Carità, Piedimonte Matese - un tempo sede di istituto canossiano - ha accolto uno degli eventi "giubilari" che la famiglia religiosa sta celebrando. Su Clarus la testimonianza della dott.ssa Maria Gerardi, ex allieva e collaboratrice dell'opera canossiana

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Maria Gerardi – Domenica 21 aprile 2024: una giornata all’insegna delle figlie della carità canossiana. Con gioia abbiamo colto l’invito accorato, delle ex allieve di Piedimonte Matese, a trascorrere da loro una giornata nel nome di Maddalena di Canossa, in un luogo che continua a risuonare dell’educazione canossiana malgrado la nota scuola magistrale dell’Istituto canossiano sia ormai chiusa da anni. E quella scuola ha formato giovani donne e giovani uomini che a loro volta hanno continuato a formare nuove generazioni ai valori cari a Santa Maddalena. Oggi, al posto di quella scuola ci sono le tante testimonianze di uomini e donne eredi di quel processo formativo all’insegna dell’amore e del rispetto della persona.
Da Potenza siamo partiti in oltre trenta per ritrovare a Piedimonte Matese le tante amiche ed amici canossiani che ci hanno accolto nel calore e nell’affetto che li contraddistingue. E a dispetto del tempo metereologico, durante il nostro breve viaggio da Potenza a Piedimonte  Madre Adriana ci confida il patto da lei fatto con il Padre eterno ovvero di far risplendere sempre il sole quando lei è in viaggio con le ex allieve canossiane: e anche questa volta il Signore le dà ascolto!
E la giornata è trascorsa così, nella gioia, nella serenità, nella semplicità e nella familiarità, oltre che nella condivisione tacita di quel legame che continua a tenere tenacemente unite le tante ex allieve e i tanti ex allievi canossiani in Italia.

E ad omaggiare la comunità di Piedimonte, in segno di ringraziamento per il calore della loro accoglienza, abbiamo voluto offrire un momento di riflessione e al contempo un omaggio alla nostra Santa Maddalena, nell’anno giubilare dei 250 anni dalla sua nascita. Le nostre voci, la mia e quella di Don Giuseppe De Marco hanno così dato vita ad un momento delicato, un reading inedito scritto da me, con l’intento di entrare in punta di piedi nella vita di Maddalena, esplorando i suoi desideri, le sue paure, i suoi dubbi, ma anche le sue certezze e la sua forza di volontà nel volersi dare completamente ai suoi “amici poveri di pane”. Tante le emozioni, in platea come sul palco e per circa 30 minuti tutti ci siamo ritrovati uniti nell’amore di Maddalena.

Grazie amici ed amiche di Piedimonte Matese! Grazie ai sacerdoti don Emilio Merola; don Massimiliano Giannico per averci accolto nella Basilica di Santa Maria Maggiore per la celebrazione della messa; Don Armando Visone per averci aperto l’oratorio e accolto come si fa solo in famiglia; grazie al Comune di Piedimonte che ha messo a disposizione del nostro reading l’auditorium comunale; grazie Don Giuseppe e grazie Céline per aver regalato punte di emozione raccontando anche tu la tua storia sui tasti del pianoforte.  E ancora grazie a Madre Adriana, instancabile motore di amore e a Madre Gabriella, una piccola donna dalla grande forza educatrice, entrambe rappresentanti d’eccellenza della Comunità Canossiana che per oltre 50 anni ha accompagnato la Comunità di Piedimonte, lasciando un segno indelebile del loro passaggio.

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