Home Cinema Challengers: il tennis secondo Luca Guadagnino si fa in tre ed è...

Challengers: il tennis secondo Luca Guadagnino si fa in tre ed è al cinema

Dal 24 aprile in sala l’ultimo, atteso, film del regista italiano con protagonista Zendaya

495
0

Noemi Riccitelli – Sarebbe dovuto essere il titolo di apertura fuori concorso della scorsa Mostra del Cinema di Venezia, ma il duro e ostinato sciopero di Hollywood, che ha preso avvio nell’estate del 2023, ha fatto sì che la presentazione al Festival fosse annullata, posticipando di fatto anche l’uscita della pellicola stessa.
E così Challengers, atteso ultimo nuovo film del regista italiano Luca Guadagnino, è arrivato in sala il 24 aprile.
Protagonisti un trio di giovanissimi interpreti del cinema (anche un po’ glamour) contemporaneo: Zendaya, Josh O’Connor e Mike Faist.

Boston, primi anni 2000. Art Donaldson (Mike Faist) e Patrick Zweig (Josh O’Connor) sono due promesse del tennis, sodali di partite e avventure sin da ragazzini.
A seguito di una vittoria in doppio agli US Open, i due incontrano Tashi Duncan (Zendaya), un’altrettanto giovane stella del tennis, imbattibile e particolarmente amata da pubblico e sponsor.
Art e Patrick ne sono attratti e dopo aver stabilito un contatto con Tashi stessa, i tre daranno inizio ad un rapporto molto peculiare che si protrarrà anche a distanza di anni.

Luca Guadagnino torna al cinema dopo il controverso, ma premiato Bones and All, per il quale ricevette il Leone d’Argento alla 79esima edizione del Festival di Venezia, e lo fa scegliendo anche questa volta una storia di relazioni e scambi, certo molto più convenzionale a suo modo, ma non meno originale.
La sceneggiatura, infatti, scritta da Justin Kuritzkes, delinea un intreccio che ha per sfondo i campi da tennis e un legame che unisce tre personalità, non solo tra loro, ma con lo sport stesso, secondo intensità diverse.
E dunque il tennis si fa reale campo di prova non solo più meramente fisica, ma specialmente sentimentale, in cui non sembra mai esserci il decisivo match-point.

Challengers racconta un tennis che si fa in tre, connotandolo quasi con un’allure voyeuristica, fatta di attrazioni, piccoli dettagli, detti e non detti che rendono le sequenze intriganti e piacevoli.
A ciò contribuiscono i protagonisti con performance, sportive e attoriali, notevoli: Zendaya, O’Connor e Faist marcano le inquadrature con i loro corpi sensuali e tonici, attraendosi a vicenda in un serratissimo gioco in cui il confine tra seduzione e agonismo è sottilissimo.

Guadagnino, a sua volta, gioca come giocano i suoi personaggi: la macchina da presa gira vorticosa e insegue ogni movimento, poi si ferma e cede il passo ai rallenty, ai close-up, è una regia dinamica e incalzante, sostenuta dal montaggio (Marco Costa) e una colonna sonora (Trent Reznor & Atticus Ross) che segnano i momenti salienti con un ritmo crescente.

Challengers è una bella visione, appagante, dagli slanci entusiastici, una riflessione sul gioco-forza delle relazioni, sulle ambizioni e i desideri personali, sulla determinazione e le scelte di ognuno, in cui il tennis si fa splendida cornice.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.