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Sant’Angelo d’Alife. La parrocchia riflette sul calo dei fedeli in chiesa, il mese mariano riservato alla riflessione

Secondo i dati Istat cresce il numero di italiani sempre più distanti dalla Chiesa e dalle pratiche religiose, fenomeno che negativamente incide sulla vita sociale, culturale, politica ed economica. Nel comune del Matese, per tutto il mese di maggio, la riflessione si sposta nelle famiglie

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Sempre meno persone in chiesa, in tutta Italia e nel resto d’Europa: i dati preoccupano, sollecitano riflessioni e interrogativi sulle ragioni e soprattutto sulle soluzioni (pastorali) di cui ancora non si intravede traccia pur nella consapevolezza che alla analisi quantitativa si associa quella di carattere qualitativo: se un tempo la partecipazione alla Messa e la vita spirituale dei singoli incidevano in ambito politico, sociale, culturale, economico e familiare, oggi la ricaduta in termini è anche in questi ambiti che ne risentono dal punto di vista delle proposte, dei contenuti, dello spessore valoriale che implicitamente racchiudono. Non è questione di Covid, seppur la pandemia abbia inciso pesantemente sul fenomeno, ma di un lento processo ininterrotto da trent’anni a questa parte in cui progressivamente la Messa e l’esperienza religiosa ha inciso meno sulla vita dei cittadini.

Essere o meno preoccupati non basta; individuare strade nuove su cui fede e umanità tornino ad incontrarsi, interrogarsi (come Chiesa) sui bisogni di spiritualità e di relazioni dei credenti, suscitare il senso del sacro e la partecipazione missionaria dei credenti perché la vita sia toccata dalla loro azione: la parrocchia Santa Maria della Valle in Sant’Angelo d’Alife, dati alla mano, ha avviato una riflessione tra collaboratori parrocchiali e ideato un primo momento di condivisione del tema con l’intera comunità parrocchiale in occasione del mese mariano. Come da tradizione, anche quest’anno il parroco don Mario Rega organizza la recita del Rosario presso le abitazioni del paese, occasione propizia per incontrare più nuclei familiari, più generazioni e spesso coloro che non frequentano con assiduità la parrocchia. Con il supporto di una sociologa esperta, la parrocchia ha predisposto spunti di riflessione e un questionario sui temi sopra citati che in occasione degli incontri quotidiani e informali saranno posti all’attenzione di coloro che il sacerdote incontrerà. È solo un primo passo da cui far partire un cammino successivo improntato sulla formazione spirituale dei fedeli di Sant’Angelo. Esperienza che ne incrocia altre nella Chiesa (un anno fa anche la Cattedrale di Alife sperimentava un simile percorso) alla luce delle urgenti riflessioni, molte e in maniera esaustiva confluite nel libro del sociologo Luca Diotallevi “La Messa è sbiadita. La partecipazione ai riti religiosi in Italia dal 1993 al 2019” edito da Rubettino, argomento al quale Clarus ha dedicato un approfondimento con la pubblicazione di un’intervista allo stesso Diotallevi a cura del SIR (leggi).

In foto momenti di vita parrocchiale (Facebook Parrocchia Santa Maria della Valle, Sant’Angelo d’Alife)

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