Comunicato – L’Alto Casertano piange Ercole de Cesare, primo e storico presidente per 20 anni del Gruppo di Azione Locale ed attuale componente del consiglio direttivo del Consorzio GAL.
Medico ginecologo, de Cesare si è spento ieri, all’età di 87 anni, nella sua casa di Raviscanina, attorniato dall’amore della moglie Graziella, dei figli Emilio e Paolo e dei familiari tutti, con i funerali che saranno celebrati nel pomeriggio di oggi, mercoledì 8, nella chiesa di Santa Croce. Per lunghi anni amministratore comunale della sua Raviscanina, da sempre in prima linea nel panorama politico matesino e rappresentante di spicco della Coldiretti, de Cesare è stato presidente del Consorzio di Bonifica Sannio Alifano dal 1973 al 1993 e tra i soci fondatori del Consorzio GAL Alto Casertano, di cui divenne primo presidente, carica mantenuta per quasi un ventennio, salvo poi rimanere come consigliere anziano nell’ultimo quadriennio.
“Il dottore de Cesare è stato un faro in tutti questi anni per noi amministratori locali, oltre che un modello da seguire per la sua illuminata guida del GAL Alto Casertano, di cui si è occupato fino all’ultimo dispensando consigli e suggerimenti che porterò sempre cn me e di cui farò tesoro nel mio mandato da Presidente, carica che ho assunto da qualche mese grazie anche ad una sua precisa volontà. L’Alto Casertano perde un validissimo punto di riferimento in termini di visione strategica per lo sviluppo del territorio, ma il GAL da oggi dovrà rinunciare al suo padre nobile”, dichiara Franco Imperadore, presidente del Gruppo di Azione Locale.
Commosso anche il ricordo di Pietro Andrea Cappella, storico collaboratore di de Cesare e coordinatore del GAL: “Con Ercole perdo un amico sincero e leale, prima ancora che un presidente ed un amministratore lungimirante ed attento alle esigenze dell’Alto Casertano. La sua saggezza, la sua immensa cultura e le sue innate virtù morali e civili, che ne hanno fatto un uomo capace di guardare oltre e di avere sempre davanti agli occhi una prospettiva di crescita del territorio, mancheranno a me e a tutti noi che gli saremo sempre grati e riconoscenti per quanto fatto ma, soprattutto, per gli insegnamenti che ha saputo quotidianamente trasmetterci”.