Il valore della solidarietà e la forza dei social su una strada che unisce Roma a Santa Maria di Leuca e tappa dopo tappa raccoglie il consenso di amici, famiglie, curiosi…
Stiamo parlando dell’esperienza di Matteo Valenzisi e Laima Breskutå in cammino per l’AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla) con l’intento di raccogliere fondi per l’Associazione recuperando un euro per ogni chilometro percorso; siamo a metà strada circa del percorso ma la cifra iniziale di 900 euro è stata ormai superata per cui i nostri camminatori puntano ormai al raddoppio. Ieri pomeriggio hanno raggiunto Piedimonte Matese dove li abbiamo incontrati per farci raccontare questo singolare cammino.
Lui, 24 anni, originario di Cantù (CO), una laurea da Graphic Designer conseguita in Danimarca e titolare di un’agenzia che organizza vacanze-studio (Come with us); lei, 19 anni di Vilnius (Lituania) ha appena concluso le scuole superiori e presto sarà in Svezia per frequentare l’Università. Li unisce la passione per i viaggi e un legame sentimentale che li porta a condividere il cammino di queste settimane e a programmare il prossimo, “non per noi stessi, spiega Matteo, per per una finalità più grande”.
Racconta così la sua scelta per AISM e il coinvolgimento della giovane fidanzata. “Ho sempre viaggiato, e desiderato farlo in maniera originale; prima di questa iniziativa, per caso, un amico mi aveva parlato di AISM: mi è piaciuta la finalità dell’Associazione, l’impegno, ma soprattutto mi ha stimolato l’idea di poter parlare e affrontare un tema ancora poco conosciuto”. Matteo fa riferimento a quelli che secondo lui sono ancora pochi riflettori sulla sclerosi multipla e a come se ne parli poco in Italia rispetto al problema che rappresenta. Contatta l’Associazione e si fa promotore di un cammino a piedi per raccogliere fondi; la prima esperienza lo vede in cammino da Milano a Roma, passando per Bologna e Firenze, poi superato l’impatto con la complessa logisitca del percorso, si concentra su questa seconda esperienza ottenendo ancor più visibilità e supporto: grazie ai social ancor prima di partire recupera consensi e incoraggiamenti, e sempre attraverso i social può pianificare le tappe trovando lì dove arriverà ogni giorno una famiglia o un luogo per il riposo e il ristoro. Accade così anche per la sua tappa nel Matese: Matteo e Laima dopo un post su una pagina facebook in cui si ritrova la comunity di Piedimonte Matese trova la disponibilità della parrocchia di Ave Gratia Plena e una famiglia.
Le gambe pesano, le spalle risentono degli zaini indossati per ore, ma la serata a Piedimonte sarà per loro di recupero fisico e psichico grazie alla compagnia che riceveranno: “Man mano che proseguiamo verso Sud il cibo è sempre più buono e abbondante, e non possiamo dire di no a nessuno perché ci piace e perché il momento che viviamo insieme a chi ci accoglie è soprattutto un incontro cordiale e motivo di scambio”. Durante le cene e le soste, l’occasione è buona per parlare di AISM “e qui puntualmente troviamo persone che hanno avuto contatti con la malattia tramite un parente o un conoscente, o sono soltanto curiosi ed interessati… Grande sensibilità da parte di tutti e grande intimità nei nostri incontri”. La riflessione su AISM ha anche un altro volto, quello dei volontari dell’Associazione che Matteo e Laima hanno incontrato e incontreranno. Già nel tratto a sud di Roma hanno cammino per ben 5 chilometri con uno di loro per chiedere, informarsi ed informare, e capire le ragioni che spingono una persona a donare tempo e risorse al volontariato per i malati di sclerosi multipla; a Benevento un nuovo incontro per approfondire ancora e come per il primo, anche questa narrazione andrà in rete perché siano in tanti a vederla.
Giovanissimi e curiosi, Matteo e Laima, con lo sguardo rivolto a nuove esperienze “Speriamo di poter camminare anche da Milano a Parigi o di navigare il Po attraversano l’Italia in altre direzioni, ma sempre per AISM”. Ormai l’impegno è assunto e la freschezza e la determinazione di questi due giovanissimi sembrano non conoscere compromessi; l’ignoto non fa paura, dove dormiranno domani “serve chiederlo attraverso i social – spiegano – e in un attimo sei nella bellissima rete della solidarietà e di amici che idealmente camminano con te”. Ma di fondo c’è una ragione che stanno scoprendo lungo il cammino e cresce con loro: “Ci aspettiamo di crescere perché stiamo incontrando persone nuove ed entrando nella loro intimità prendiamo qualcosa che arricchisce il viaggio stesso”.
Tutta l’energia di chi non sembrerebbe disposto a fermarsi più, ed invece un finale a sorpresa. Ci pensate a cosa sarete o dove sarete da grandi? Il pensiero di Laima è proiettato esclusivamente sugli imminenti impegni universitari nel campo biomedico; da Matteo c’è la risposta che non ti aspetti: “Sogno di diventare il sindaco della mia città per cambiare quello che non va, per migliorarne i servizi e per tornare ad avere un rapporto con la mia terra di origine: uscire dalla propria bolla serve per crescere ma il posto da dove vieni fa parte della tua identità; durante il cammino della vita capirò quando e come tornare”.