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Alife. La legalità comincia tra i banchi di scuola. Protagonisti gli alunni dell’Istituto Comprensivo

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Giovanna Corsale – Si è chiuso lunedì 20 maggio il percorso civico che ha visto protagonisti gli alunni della Scuola Secondaria di primo grado e quelle delle ultime classi della Primaria appartenenti all’Istituto Autonomo Comprensivo di Alife, guidato dalla dirigente Angela Faraone. Il progetto, realizzato grazie alla guida solerte dei docenti, è iniziato il 19 marzo, giorno in cui si ricorda l’assassinio di don Peppe Diana avvenuto nel 1994 per mano della camorra, e terminerà il 23 maggio, Giornata nazionale della Legalità, evento commemorativo della Strage di Capaci (23 maggio 1992) e di tutte le vittime delle mafie.

Gli allievi dell’Istituto alifano si sono cimentati in un lavoro articolato in cui la legalità è stata declinata nelle sue diverse sfaccettature, tutte convergenti nell’unico principio che è l’agire nel rispetto della legge. Uno step molto significativo e partecipato dai ragazzi è stato l’incontro con don Tonino Palmese, presidente della Fondazione Polis della Regione Campania che si occupa di sostegno alle vittime innocenti della criminalità organizzata (e loro familiari) e riutilizzo di beni confiscati, svoltosi il 17 maggio.

Il sacerdote, impegnato da tempo nell’ascolto e nel sostegno ai familiari delle vittime della criminalità organizzata, ha trasmesso agli studenti la sua testimonianza, illustrando loro la via che si orienta al rispetto del prossimo, alla giustizia, alla carità, menzionando le numerose vite schiacciate dal male delle mafie. Contestualmente all’incontro con don Tonino Palmese, suggestivo è stato il contributo degli studenti, i quali si sono esibiti in quattro scene ad indicare le tappe di un percorso che porta da situazioni malavitose alla possibilità di redimersi. La strada, il carcere e lo spaccio, il pentimento e infine “gente che ama la gente“, ossia la certezza che accanto a persone votate al male ve ne sono altrettante che hanno dato la vita per osteggiare la criminalità. Sulle note del musical Scugnizzi, infine, i ragazzi hanno sfilato con le foto delle più famose vittime sacrificali del territorio campano e nazionale.

A chiudere l’iniziativa è stato il confronto formativo tenutosi lunedì 20 maggio in compagnia del brigadiere Michele Raccio, quale rappresentante dell’Arma dei Carabinieri di Piedimonte Matese. Raccio ha coinvolto gli alunni in un dibattito sulle delicate tematiche del bullismo, del cyberbullismo, delle droghe, delle mafie, fenomeni sempre più diffusi tra i giovani, mettendo in evidenza la pericolosità e gli effetti penali di azioni e comportamenti illegittimi, e invitando i giovani presenti a riflettere sul valore della prevenzione e della tutela della vita umana.

 

 

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