Parco del Matese, Strategia Nazionale Aree Interne e promozione territoriale sono i primi argomenti che affrontiamo con i candidati alla carica di sindaco al comune di Gioia Sannitica, Michelangelo Raccio (lista n.1 Gioia Futura) e Giuseppe Gaetano (lista n.2 UniAmo Gioia). Torneremo con nuove domande e nuove risposte su servizi ai cittadini, dissesto finanziario e voto per il rinnovo del Parlamento europeo.
Gioia Sannitica nel Parco nazionale del Matese che fatica a nascere. La sua Amministrazione in che posizione si trova? Quale contributo porterebbe il suo gruppo al dibattito politico su questi temi che ancora dividono le comunità (sia i cittadini che gli amministratori) su questo tema?
Raccio: La mia Compagine politico-amministrativa ha una posizione cauta riguardo alla creazione del Parco Nazionale del Matese. Questa posizione è guidata principalmente da preoccupazioni su come l’istituzione del parco potrebbe influenzare le attività economiche locali, in particolare l’agricoltura e il turismo i cui operatori potrebbero essere preoccupati per potenziali restrizioni che potrebbero limitare lo sviluppo e le opportunità economiche. Il contributo che, certamente porteremo al dibattito politico riguarda: il dialogo con i cittadini, la valutazione di impatto ambientale ed economico; la collaborazione con tutte le istituzioni; lo sviluppo di proposte che bilancino la protezione ambientale con le esigenze di sviluppo locale (Ad esempio, promuovere il turismo sostenibile e l’agricoltura biologica come forme di sviluppo compatibili con la conservazione del parco); l’ implementazione di programmi di educazione e sensibilizzazione per la comunità sui benefici a lungo termine della conservazione ambientale e sulle opportunità economiche che può offrire un parco nazionale.
Gaetano: Il Parco Nazionale del Matese rappresenta il volano di sviluppo futuro di tutta l’area, il compito di ogni comunità è quello di esserne parte integrante in ogni sua sfaccettatura, in ogni suo divenire. Per il futuro ogni comunità, l’intera area, ogni attore sociale ed istituzionale ha il dovere di contribuire all’ottimizzazione del progetto.
La Strategia Nazionale per le Aree Interne (SNAI), al fine di combattere fenomeni come l’emarginalizzazione dei territori, chiede agli enti locali la compartecipazione ai progetti, la condivisione di obiettivi e strategie, la mappatura degli effettivi bisogni dei territori nella volontà di risolvere insieme il problema della povertà demografica e quindi di dare un futuro vitale ai piccoli paesi dell’area. Cosa si può fare per innescare per Gioia Sannitica e i comuni limitrofi i giusti processi? Da quali emergenze partire?
Raccio: Per affrontare le sfide delle aree montane e innescare processi di sviluppo sostenibile, è essenziale un approccio integrato e partecipativo, che coinvolga attivamente la comunità locale e che parta dalle emergenze più urgenti, come il contrasto allo spopolamento e il miglioramento delle infrastrutture e dei servizi.
Gaetano: Condivisione di obiettivi e strategie, attraverso una peculiare e partecipata analisi dei bisogni, delle esigenze dell’intera comunità rappresenta la condicio sine qua non per assicurare uno sviluppo coerente con le caratteristiche antropiche e sociali delle nostre aree interne, che necessitano di un collegamento tra loro, onde rendere fruibili tutte le eccellenze, indipendentemente dalla loro localizzazione. Con la stessa ottica andrebbero assicurati i servizi socio sanitari concepiti in un unico assetto di area.
A mio giudizio, una delle emergenze più attuali è rappresentata dalla mancanza di una coerente e condivisa programmazione di sviluppo incentrata sul supporto al comparto agricolo, oltre alla lotta allo spopolamento.
Slogan come la promozione turistica territoriale si confermano standard di ogni campagna elettorale in paesi e città. Gioia Sannitica quali risorse è in grado di mettere a disposizione e quale strategia intende perseguire per cercare il “mercato” giusto?
Raccio: Un comune come Gioia sannitica può mettere a disposizione un’ampia gamma di risorse naturali, culturali, enogastronomiche e di benessere per attrarre diversi segmenti di turisti. Una strategia ben pianificata e attuata, che includa la creazione di un brand forte, l’uso efficace dei canali di promozione e la collaborazione con la comunità locale, può aiutare a raggiungere il “mercato” giusto e promuovere uno sviluppo turistico sostenibile.
Gaetano: Il mercato “giusto” è rappresentato dalla innata vocazione all’accoglienza dei miei concittadini. La nostra strategia la si riassume nella gestione del progetto “Bando Borghi – Non solo Parco”, dove una politica non invasiva ma propositiva e sensibile alle esigenze del mercato, nel senso più ampio del termine, mette a disposizione i migliori strumenti tecnici e culturali a livello nazionale.