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Suor Ines e Suor Josephine, l’incontro con Cristo e il loro “sì per sempre”. Professione perpetua con il Sari indiano

Entrate nella Congregazione delle Figlie di Maria Missionarie si preparano a raggiungere l'India dove porteranno speranza e presenza tra la popolazione locale

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Suor Ines Carlone e Suor Josephine Rani Cheppelli hanno detto per sempre “sì” a Cristo e lo hanno fatto portando nel cuore una prospettiva: la missione, il sogno di essere lì dove necessità umane e sociali attendono una segno di speranza e di una testimonianza forte, fondata sul Vangelo di Cristo.

Quale futuro le attende? Nel giorno più importante della loro vita, quello della professione perpetua, hanno indossato il Sari indiano, tipico abito delle donne del lontano continente, dove la congregazione delle Figlie di Maria Missionarie cui appartengono sogna di aprire una nuova missione, in risposta al sogno del fondatore Padre Giacinto Bianchi che alla sua vita di sacerdote e alla nascita della famiglia religiosa femminile impresse la passione e l’urgenza della missione.

Il Santuario di Ave Gratia Plena a Piedimonte Matese ha accolto la Celebrazione presieduta dal vescovo Mons. Giacomo Cirulli; presente il parroco della locale comunità don Armando Visone, il vicario foraneo don Mario Rega ed altri sacerdoti. Amici e parenti delle due giovani religiose tra i banchi della chiesa: la famiglia di Suor Ines proveniente dai vicini paesi di Ailano e Raviscanina e in collegamento dall’India la famiglia di Suor Josephine.

“Avete fatto esperienza di Dio; sapete in chi avete riposto la vostra fiducia”, le parole del Vescovo durante l’omelia richiamano implicite o dirette della Sacra Scrittura nella XII domenica del Tempo ordinario: chi è veramente Dio; Chi è Gesù?, interpellando nel profondo la fede dei credenti e il loro rapporto con un Dio che non abbandona “che voi troverete sempre dalla vostra parte – ha aggiunto il Pastore – perché il suo amore è per sempre; perché le sue meraviglie sono per gli uomini e per i progetti di pace che essi intendono costruire sul modello di amore che è venuto a portare con il Figlio Gesù” “Pregheremo per la vostra missione, per il vostro futuro”.

Durante la Messa il carisma delle Figlie di Maria Missionarie è emerso attraverso la molteplicità di segni e ritualità che appartengono alle suore che ne fanno parte come la danza e il canto della tradizione africana e indiana; lo stesso stile che ha caratterizzato la presenza delle religiose nei giorni di permanenza a Piedimonte Matese prima della solenne Celebrazione: accolte infatti dalla Parrocchia di AGP hanno portato la loro testimonianza e il racconto dello spirito missionario che le accompagna rendendosi protagoniste di una serie di attività con bambini, adulti e famiglie della locale comunità.

Durante la Messa Suor Ines e Suor Josephine sono state presentate al Vescovo e alla Comunità e ne è stato descritto il percorso vocazionale e formativo attestando la maturazione della scelta di donarsi completamente a Cristo promettendo fedeltà, castità ed obbedienza. La loro richiesta di consacrazione è stata accolta dalla Madre Generale suor Neusa Da Conceição Valedal e benedetta dal Vescovo; come previsto dal rito hanno poi ricevuto l’anello, segno di unione eterna con Cristo.

Festa e preghiera hanno caratterizzato questo forte momento ecclesiale, ma soprattutto la speranza che tra la Diocesi di Alife-Caiazzo e le Figlie di Maria Missionarie possa tornare ad esserci un’occasione di servizio nella fede e di crescita comune: “anche i nostri luoghi sono aperti alla vostra Missione” ha concluso Mons. Cirulli al termine della Messa.

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