Noemi Riccitelli – Un inarrestabile successo per Inside Out 2 che, al cinema dal 19 giugno, si attesta come il film che ha incassato di più nel 2024, rimanendo ben saldo in testa al botteghino alla seconda settimana consecutiva.
Sequel del precedente Inside Out, uscito nel 2015, il nuovo film animato Disney-Pixar è diretto dal regista Kelsey Mann, al suo debutto alla regia.
Un’affermazione internazionale che ha convinto gli spettatori, animando le sale dei cinema di tutto il mondo in questo inizio di estate.
Riley (Sara Ciocca/Kensigton Tallman) è ormai una 13enne in procinto di iniziare la scuola superiore, ha una predilezione particolare per l’hockey, passione che condivide insieme alle due migliori amiche.
Al termine della scuola media, viene selezionata per partecipare ad un week-end intensivo dedicato proprio all’hockey, ma sembra che la sua pubertà abbia deciso di esprimersi in tutti i suoi improvvisi stravolgimenti in quei giorni particolari.
Infatti, le emozioni che l’avevano guidata fino a quel momento, Gioia (Stella Musy/Amy Poehler), Tristezza (Phyllis Smith/Melina Martello), Rabbia (Lewis Black/Paolo Marchese), Disgusto (Liza Lapira/Veronica Puccio) e Paura (Tony Hale/Daniele Giuliani) si trovano a confrontarsi con delle new entry nell’interiorità della ragazzina, in primis, l’incontrollabile Ansia (Maya Hawke/ Pilar Fogliati), insieme ad Imbarazzo (Paul Walter Hauser/Federico Cesari), Invidia (Ayo Edebiri/Marta Filippi) e Noia (Adèle Exarchopoulos/Deva Cassel).
L’adolescenza che tutto stravolge e ridefinisce: se nel primo film il focus erano le emozioni e la loro influenza nei primi anni di vita della protagonista, Inside Out 2 porta al centro della narrazione il difficile e delicato percorso di crescita, che vede nella pubertà il suo culmine, denso di cambiamenti.
L’intuizione vincente che nel 2015 hanno avuto i Pixar Animation Studios, ideando e realizzando una storia che rappresentasse i meccanismi che dominano l’interiorità di ogni essere umano, persegue e viene confermata in questo sequel, con un racconto che segue ancor di più la profondità dell’animo, attraverso la raffigurazione di emozioni più sfaccettate e singolari, quelle che contribuiscono alla definizione della personalità adulta.
La trama del film, grazie alla sceneggiatura (di Meg LaFauve), riesce a condensare in modo icastico e brillante le sfumature di un tema così multiforme e, per questo, talvolta sfuggente, affidando ai caratteri animati riflessioni intime, che suggeriscono illuminanti scorci di saggezza e verità anche riguardo quegli angoli più oscuri e impenetrabili della vita.
Sebbene non una novità per impostazione e toni, Inside Out 2 si distingue in ogni caso per l’abilità e il sempre unico approccio nella trattazione di un tema quanto mai delicato, quello dell’accettazione di sé e del riconoscersi in un sistema di valori che va costruito con grazia, accettando tutti gli aspetti della propria personalità, non reprimendoli, ma imparando a riconoscerli e a modularli nella giusta intensità.
Menzione al cast del doppiaggio che, sia per quello italiano che per quello internazionale, annovera personalità di spicco del mondo del cinema e della TV, che si aggiungono al cast di voci originario: la giovane attrice Pilar Fogliati si distingue nel ruolo di Ansia, cui riesce a conferire efficaci modulazioni di voce per una resa interpretativa di livello; nel doppiaggio internazionale, invece, come new entry emergono le voci di Ayo Edebiri, reduce dal successo della serie The Bear , e Adèle Exarchopoulos.
Inside Out 2 si conferma una visione di qualità che parla ad un pubblico trasversale, non ridimensionando o semplificando i temi trattati, ma rendendoli fruibili, rispettandone il valore e andando incontro le più varie sensibilità.