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San Potito Sannitico / Intervista. La storia del Brigantaggio diventa “museo”. Il 20 e 21 luglio l’evento artistico-teatrale

Inaugurazione il 12 luglio e contestualmente conferenza stampa di presentazione dell'evento artistico  “Festa di canti, briganti e palazzi pop”. Del Museo ne parliamo con il curatore Nicolino Lombardi

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Anche San Potito Sannitico nel mosaico che disegna la complessa storia del Brigantaggio postunitario italiano del Mezzogiorno. Fatti accertati da sempre e rimasti nella memoria collettiva; più volte affidati alla narrazione storica insieme ad altri che caratterizzarono quasi tutto il Matese. Ora quel racconto è affidato ad un Museo del Brigantaggio, in località Torelle, allestito nell’antico cimitero comunale restaurato con i fondi di un POR (Programma Operativo Regionale) che inglobava la cappella della famiglia Sanillo vittima di un assalto brigante (Videointervista).
Il 12 luglio, taglio del nastro e nell’occasione conferenza stampa di presentazione di “Festa di canti, briganti e palazzi pop”, evento artistico-culturale in programma il 20 e 21 luglio.

 Museo del Brigantaggio. Perchè nasce e dove si proietta 
Del Museo ne abbiamo parlato con il prof. Nicolino Lombardi, originario del luogo, promotore di questo spazio che l’Amministrazione comunale di San Potito guidata dal sindaco Franco Imperadore ha promosso e si appresta a consegnare alla comunità locale, ma non solo sanpotitese, essendo il Brigantaggio fenomeno dell’intera società matesina. “La tematica portante del Museo è il coinvolgimento della popolazione locale in quegli anni”, spiega Lombardi; “perché se ancora oggi si parla in maniera così viva del brigantaggio le ragioni sono da attribuirsi al fatto che si trattò di guerra combattuta su questo territorio, a differenza di altre…” (Videointervista).
La particolarità di questo museo è la sua proiezione nel futuro: gli spazi espositivi, caratterizzati da pannelli che ricostruiscono le vicende del tempo attraverso testi esplicativi, il volto dei protagonisti, le scene che il Cinema vi ha dedicato, includono anche un altro spaccato storico, in perfetta successione storica e sociale con il periodo in questione: parliamo delle emigrazioni di massa di cui si resero protagoniste migliaia di famiglie in tutto il Sud Italia, incluso San Potito. Al piano superiore dell’edificio vi sono infatti suppellettili e arredi di inizi ‘900, inclusa una autentica cassa destinata al trasloco intercontinentale di una famiglia del paese e le foto di alcuni gruppi familiari. Il messaggio che racchiude il Museo supera la cornice narrativa dei decenni citati ed arriva fino ad oggi: fare di questo luogo occasione di impegno civico e culturale, di progettazione dei giovani sanpotitesi a partire dall’esperienza del Servizio Civile; il resto è affidato alla lungimiranza e alle creatività di Amministratori e cittadini, alla capacità di pensarsi comunità che ricorda il passato, vive il presente (e le sue contraddizioni) e su di essi costruisce il futuro (Videointervista).

 “Festa di canti, briganti e palazzi pop” 
L’evento del 20 e 21 luglio, organizzato dal Comune di San Potito Sannitco e dell’Associazione Gaetano Filangieri, porta la firma dell’artista e attore matesino Piergiuseppe Francione che insieme ad associazioni del territorio ha organizzato un percorso di messa in scena teatral-musicale in memoria del fenomeno del brigantaggio. Hanno patrocinato l’evento l’Associazione Storica del Medio Volturno e l’Associazione Briganti del Matese; partecipa alla realizzazione la Pro Loco Genius Loci di San Potito Sannitico, l’Associazione Rena Rossa (Love Matese), Prima Legione del Matese, il Gruppo Folkloristico di San Potito Sannitico, il  Circolo degli anziani di San Potito Sannitico, l’Associazione Culturale Società di Danza Napoli e Caserta; l’associazione culturale Byblos-Idee per la Mente, l’associazione Festival Erranza e Film Commission. “Un sabato e una domenica, quelli del 20 e 21 luglio, molto suggestivi e movimentati grazie alla sinergia tra associazioni locali che collaboreranno all’unisono per celebrare un pezzo di storia della nostra terra”, le parole del sindaco Francesco Imperadore. “Il mio lavoro mi vuole sempre in giro per l’Italia ma non nego che questo ruolo, questa responsabilità, quest’avventura è già, e sento che lo sarà sempre di più, tra le più belle e pregnanti della mia vita”, ha precisato il regista Francione.

Ad anticipare gli eventi, fuori cartellone, anche la presentazione del libro Il brigante e il generale. La guerra di Carmine Crocco e Emilio Pallavicini di Priola di Carmine Pinto in programma domenica 7 luglio 2024, alle 20.00, presso l’Auditorium comunale di via Sala (l’articolo).

 

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