L’evento programmato in aprile nell’anniversario della morte di Totò, poi annullato, è riproposto domenica 7 luglio alle 19.30 nella Sala consiliare. Ancora una volta, l’iniziativa letteraria porta la firma di Borghi della Lettura, che ad Alife a cadenza fissa propone letture ed incontri con gli autori nello spirito del Progetto che in tutta Italia accende un faro sui piccoli centri attraverso momento di scambio culturale (scarica la locandina dell’evento).
Nell’occasione ad Alife sarà presente Elena Anticoli De Curtis a presentare il libro Totò, Il principe Poeta, raccolta degli scritti di suo nonno. E in aggiunta al programma dello scorso aprile, ci sarà l’attore di teatro, alifano, Emilio Salvatore per recitare uno dei capolavori del principe della risata, ‘A livella. Dopo i saluti istituzionali del sindaco Fernando De Felice e dell’assessore alla cultura Luca Frattolillo, Annamaria Tartaglia referente locale di Borghi della Lettura introdurrà l’ospite; modererà l’evento la prof.ssa Maria Cioffi. Per l’occasione l’Aula Consiliare sarà allestita con manifesti d’epoca dei film di Totò e ci saranno proiezioni a cura della Cinemobile Fappiano, di Giovanni Fappiano, a cui si deve ancora l’utilizzo di antichi proiettori a pellicola.
Totò, nella vita di noi tutti
Nato a Napoli nel Rione Sanità il 15 febbraio 1898, Totò è stato icona della commedia napoletana; figura poliedrica vestì gli abiti dell’attore attore, del comico, del commediografo; fu poeta, paroliere, sceneggiatore… Si è spento il 15 aprile 1967.
Elena Anticoli De Curtis è la terzogenita di Liliana, figlia del principe Antonio De Curtis; sorriso impresso sulle guance magre, tra l’ironico e il riflessivo: nell’autrice, oggi ambasciatrice dell’arte di Totò, è un po’ come rivedere i lineamenti del nonno che però ha conosciuto soltanto attraverso i racconti di sua madre e della nonna.
“Totò è parte della quotidianità di molte famiglie; basti pensare alle continue citazioni che caratterizzano i nostri dialoghi quotidianamente”, il commento di Annamaria Tartaglia, sottolineando la pervasività dell’opera di Totò. “Le sue interpretazioni, la sua lettura della realtà riesce ancora oggi ad essere di profonda attualità, ragione che ce lo fa sentire vicino e presente”.