Cosa sognano i giovani? E chi li aiuta a realizzare i propri sogni?
Esistono percorsi e soluzioni che partono dalla consapevolezza che bisogna mettere a disposizione risorse, competenze, spazi, tavole rotonde, risorse… La Biblioteca San Tommaso d’Aquino della Diocesi di Alife-Caiazzo l’ha fatto, ha messo a disposizione dei figli di un territorio il progetto “Dal Matese al Mondo” per mostrare che i sogni di un futuro lavorativo sono possibili e non per forza lontani dai luoghi in cui si nasce e si cresce. A settembre su il sipario sulla V edizione di questo festival di idee e progetti di partenza e restanza, ma a noi piace leggervi soprattutto la speranza in questo percorso; un laboratorio mai più interrotto dalla sua “prima” che da quattro anni riflette e aiuta a riflettere sulle aree interne, non solo in crisi ma anche in risalita da un abisso ritenuto luogo di solitudini, disoccupazione, disperazione. Come se non lo fosse! Ma le buone prassi, le menti brillanti, le pratiche controcorrente continuano a farsi strada e in ogni periferia d’Italia (perchè l’area interna è nell’immaginario collettivo una periferia sociale e non la “spina dorsale”, come sottolinea l’esperto Rossano Pazzagli) dimostrano che vita, lavoro, dignità, personalità, impresa sono possibili quasi ovunque. La cooperazione, uno dei punti di ri-partenza.
Un progetto che non conosce pause
“Dal Matese al Mondo” torna il 21 settembre sui temi della conoscenza e della comunicazione delle aree interne in collaborazione con Officine Giovani Aree Interne, la Commissione “Aree Interne” della regione Campania e la Fondazione San Bonaventura, ma non senza aver preparato il terreno: il 15 e il 19 luglio (oltre una serie di eventi online reperibili tramite social) alcuni spin-off serviranno per approfondire i temi di “partenza” e “restanza”.
Si comincia lunedì 15 alle 18.00 con la presentazione del progetto “E se fossi costretto a rimanere?…Processi creativi per la costruzione di legami sociali” a cura dell’associazione APS RenaRossa-progetto LoveMatese e il filosofo e scrittore Pierangelo Di Vittorio. Alle 19.00 segue il gruppo IN lettura su “La Restanza” di Vito Teti; opportunità per esplorare il concetto di restanza, analizzando il sentimento di chi è diviso tra il restare, partire o tornare in un territorio interno. Venerdì 19 luglio sempre alle 19.00 il gruppo IN lettura si sofferma sul tema “Voglia di Restare”, un’opera curata da vari autori tra cui Andrea Membretti, ospite del podcast “Spaesati” (sempre nel progetto “Dal Matese al Mondo”) e Giulia Urso, protagonista dello spin-off della passata edizione.
Nella data del 21 settembre si concentra la riflessione tecnico-scientifica sul fenomeno aree interne. La sessione del mattino avrà come tema “Conoscere le Aree Interne per Restare, Andare e Ritornare“: a partire dai dati raccolti tra gli studenti del IV anno di scuola superiore della fascia matese-beneventano (in una logica di continuità territoriale), presi in esame dal Dipartimento di Statistica dell’Università di Salerno, si analizzerà di essi la percezione del futuro e delle possibilità di vita professionale e imprenditoriale nei luoghi di residenza mostrando in prospettiva positiva la vivibilità delle aree interne. La sessione del pomeriggio avrà come tema “Comunicare le aree interne per facilitare politiche d’impatto” per superare gli standard comunicativi che fanno delle aree interne scenari romantici e idealizzati ed abitati da comunità sempre meno participi e attive ai processi decisionali e democratici. È possibile delineare una nuova narrazione dei luoghi e dei loro abitanti? Chi se ne farà narratore? Queste alcune delle provocazioni da cui scaturirà il dibattito e le premesse alle edizioni future di “Dal Matese al Mondo”.
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Quando nasceva “Dal Matese al Mondo”