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A Sant’Angelo d’Alife si impara ad “essere” Protezione Civile. Al via il campo formativo per giovanissimi

Si chiama “Anch’io sono la Protezione Civile” il campo formativo per giovanissimi organizzato dal Dipartimento della Protezione Civile e dai nuclei territoriali. Coinvolti 5mila ragazzi in tutta Italia; Sant'Angelo d'Alife unico comune attivo in alto casertano

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Il sindaco di Sant’Angelo Michele Caporaso con alcune ragazze partecipanti al campo “Anche io sono la Protezione Civile” (foto pagina Facebook Michele Caporaso)

Anche Sant’Angelo d’Alife nel progetto “Anch’io sono la Protezione Civile” il campo formativo per giovanissimi organizzato dal Dipartimento della Protezione Civile, in collaborazione con le Regioni e le organizzazioni nazionali e locali di volontariato. Sono 5000 i partecipanti ai 250 campi che si stanno svolgendo in tutta Italia, i più numerosi sono in Campania, e l’unico in alto casertano è quello organizzato dal comune matesino guidato dal sindaco Michele Caporaso e dal locale nucleo di Protezione Civile.

Da ieri ragazze e ragazzi tra i 10 e i 16 anni sono alloggiati in tende nei pressi del Centro Operativo Comunale (COC) dove ha sede la Protezione civile comunale, una pista di atterraggio per elisoccorso ed è dislocata una ambulanza per il primo soccorso;  guidati da personale esperto stanno seguendo un attento programma di formazione come previsto per tutti i loro colleghi impegni da nord a sud del Paese: gli obiettivi del campo prevedono l’educazione alla prevenzione dei rischi e la conoscenza delle buone pratiche di protezione civile, la conoscenza dei compiti del Servizio Nazionale, la consapevolezza e il valore di essere cittadini attivi e partecipi delle condizioni dell’ambiente e del territorio,  la crescita delle responsabilità attraverso la conoscenza dei piani di protezione civile.

Sono previste attività teoriche e pratiche, e a seconda dei luoghi in cui si svolgono i campi, particolari iniziative connesse ai territori come la tutela ambientale, la prevenzione degli incendi boschivi, il soccorso e gli interventi in caso di calamità naturali come alluvioni e terremoti; ma l’esperienza fondamentale è l’educazione al valore del volontariato e al lavoro di squadra. Lo stesso sindaco Caporaso, in una dichiarazione social lo ha confermato: “Impareranno e sapranno farne tesoro dell’importanza del lavoro di squadra, della cooperazione e, sicuramente, capiranno che al mondo d’oggi, ciò che resta per davvero è l’essere amorevoli e solidali”. Parole di ringraziamento da parte del primo cittadino nei confronti del consigliere delegato alla Protezione Civile Maria Gilardi, del coordinatore della Protezione Civile di Sant’Angelo Pasquale Vecchio e di tutti i volontari, degli amministratori comunali e volontari che  vario titolo stanno supportando l’iniziativa; un grazie anche al parroco don Mario Rega che ha aperto il campo con la preghiera e la benedizione.

Tra le iniziative previsti incontri con le Forze dell’Ordine ed eventuali altre associazioni operanti per la sicurezza dei territori.

Consapevoli che la vita della comunità, il benessere della collettività, l’edificazione del bene comune e le garanzie di una vita sicura dipendono dall’impegno di tutti e di coloro che in particolare scelgono di mettersi al servizio degli altri: questo il gradino da raggiungere; ambizioso il progetto ma non impossibile, un segno di civiltà e di futuro migliore nelle comunità che hanno manifestato sensibilità nell’accogliere l’iniziativa nazionale.

Foto pagina Facebook Michele Caporaso

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