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Alife. San Sisto, la vera festa è nella Preghiera. La meditazione sul “Padre Nostro” accompagna il novenario

Alife si prepara alla festa del 10 ed 11 agosto. Alla comunità è proposta la riflessione sul "Padre Nostro". Tra gli appuntamenti una mostra espositiva e la presentazione dell'opuscolo "Vere Xystus"

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I festeggiamenti in onore di San Sisto I, patrono di Alife e della Diocesi di Alife-Caiazzo iniziano in preghiera: non soltanto quella rivolta al santo patrono che caratterizza il tempo del novenario, ma – come voluto da Papa Francesco nell’anno che prepara al Giubileo del 2025 – come esperienza che orienta e fa luce nel cammino, conduce al cuore di se stessi, e in esso, al dialogo più autentico con Dio.

Giovedì mattina, 1 agosto, centinaia di fedeli hanno affollato la Cattedrale per partecipare alla Messa presieduta dal parroco di Santa Maria Assunta-Cattedrale don Pasquale Rubino e alla solenne intronizzazione del busto del Patrono. A partire dalla messa vespertina dello stesso giorno si è dato inizio al percorso di riflessione sulla preghiera per eccellenza, il Padre Nostro, quella che fa famiglia e fratelli, e che sarà il tema portante di tutte le omelie fino al 9 agosto; ad aprire la riflessione su cui a turno interverranno i Vicari episcopali delle Diocesi dell’alto casertano, è stato don Emilio Salvatore, Vicario episcopale per la Formazione, la Cultura e la Comunicazione (scarica il programma).
Un percorso interiore – grazie al Padre Nostro – destinato a sfociare oltre se stessi, a superare la propria dimensione per incontrare Dio e in quell’abbraccio lasciare che l’incontro con Lui cambi la vita. “Scendere in se stessi per trovare il tu di Dio che parla”, l’invito di don Emilio Salvatore ha ripercorso la storia dei profeti e della loro incontro con Dio nella preghiera; poi la dimensione orante secondo San Sisto che sceglie la preghiera per farne esperienza comunitaria e universale: è caro, agli alifani in modo particolare, ricordare che fu il proprio il Papa Sisto I a stabilire che la preghiera del Sanctus venisse cantata coralmente da tutti: celebranti, fedeli, angeli e santi… uniti nel canto di lode a Dio, esperienza intima e al contempo di relazione spirituale.

Le varie sfumature della preghiera quelle presentate ai fedeli nella prima serata del novenario: la preghiera in cui affiora la piccolezza a la povertà degli uomini; quella in cui si fa forte il desiderio di condividere la prova della vita con il Signore; la preghiera che è disponibilità a cambiare. Poi riflessione sulla qualità della preghiera che “non va banalizzata perché è in essa che si esprime la qualità del nostro rapporto con il Signore”, quindi richiamo a vivere il tempo del novenario e la preghiera a San Sisto con profondità, con autentica partecipazione, con intimità accompagnate dal desiderio di incontrare Dio in essa. “Chi prega si salva, chi non prega si danna”, citando Sant’Alfonso Maria de’ Liguori nel giorno in cui la Chiesa ne fa memoria (1 agosto), le parole di don Emilio Salvatore  sono state invito alla ricerca di Dio e all’intimità con Lui “offrendogli la possibilità di intervenire nella nostra vita e trasformarci”. 

 La cultura, scuola di preghiera 
La cultura e l’arte esperienze di comunicazione e incontro tra gli uomini, ma anche strade di incontro tra Dio e l’uomo. Durante il novenario, la Parrocchia Santa Maria Assunta organizza due eventi legati al tema della preghiera. Il primo è la mostra itinerante “Insegnaci a pregare”, un percorso di riflessione sul Padre Nostro curata dal Centro Culturale San Paolo composta da nove pannelli espositivi con altrettanti testimoni della fede, una web app e un pannello centrale dedicato al Padre Nostro (la locandina). Dal 4 agosto sarà visibile nella Cripta della Cattedrale nei consueti orari di apertura (non sarà visibile durante le Celebrazioni).
Sempre il 4 agosto, alle 18.30 in Cattedrale verrà presentato l’opuscolo “Vere Xystus” dedicato all’affresco raffigurante il Patrono collocato nella fenestella confessionis dell’altare della Cripta, esattamente nel punto in cui nel 1716 furono rinvenute le reliquie di San Sisto per mano del vescovo Angelo Maria Porfirio (la locandina). Nell’occasione sarà presente don Roberto Guttoriello, vicario episcopale per l’Amministrazione e i Beni Culturali delle Diocesi di Teano-Calvi, di Alife-Caiazzo e di Sessa Aurunca.

Sulla mostra dedicata al Padre Nostro, un’anticipazione qui 

 

 

 

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