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La Diocesi di Teano-Calvi in festa per San Paride, “pienamente cristiano dove lo ha voluto il Signore”

Il Vescovo Giacomo Cirulli, seppur non abbia presieduto la Messa ha voluto onorare il patrono della Diocesi di Teano-Calvi lasciando un pensiero alla Comunità e al presbiterio

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La Diocesi di Teano-Calvi ha celebrato la festa in onore del Patrono, San Paride, il vescovo qui giunto per sfuggire alle persecuzioni contro i cristiani in Grecia e morto nel 346, il cui corpo è conservato nella cappella della Cattedrale a lui dedicata. La tradizione vuole che sconfisse il culto pagano cui era dedita la popolazione locale facendosi poi evangelizzatore in terra sidicina.
Un santo vescovo di cui il Vescovo Mons. Giacomo Cirulli durante la celebrazione ha voluto sottolinearne il titolo: “Al di là delle ragioni storiche su cui ancora ci interroghiamo a motivo della sua presenza in terra sidicina, siamo qui a ricordare che si è trattato di un vescovo santo e che ha vissuto la sua chiamata, il suo ministero, facendo quello che un vero cristiano deve fare ovunque il Signore lo chiami a vivere”.
Mons. Giacomo Cirulli, colpito da lievi sintomi influenzali ha assistito alla Messa presieduta dal Vicario generale don Luigi De Rosa, ed ha scelto di dedicare ugualmente un pensiero al Patrono e alla comunità di Teano presente alla celebrazione.
Oltre a San Paride, il Pastore ha voluto ricordare i Patroni delle altre due Diocesi da lui guidate (Alife-Caiazzo e Sessa Aurunca) che si sono scelte per protettori vescovi e papi: “Soffermiamoci sul valore del dono che Dio ci fa ponendo sul cammino dell’umanità, talvolta confusa, queste grandi figure: le notizie tramandate sui nostri patroni, Paride, Sisto I, Stefano, Casto, Leone confermano il loro impegno e la loro dedizione per le comunità a cui sono stati inviati, da veri testimoni di Cristo”.
La riflessione di Mons. Cirulli ha toccato il valore del primato di Pietro, ossia del del Papa “che in ogni epoca e in ogni contesto storico resta la guida, il riferimento, la garanzia dell’unità nella Chiesa: San Paride, successore degli apostoli “educa al valore della comunione nella Chiesa, al rispetto e all’obbedienza, che ci fa una sola cosa con Pietro, con i Papi chiamati in ogni tempo a guidare la famiglia dei cattolici”.

Mons. Cirulli, come previsto, al termine dell’omelia si è congedato salutando i presenti: le Autorità civili, i Vicari episcopali, il Vicario generale, i sacerdoti presenti, i fedeli tutti.

Al termine della Messa, prima della benedizione, il Vicario don Luigi De Rosa ha invitato la comunità ed essere “Sul modello di San Paride, Vangelo incarnato per la vita dei fratelli”.

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