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Incendi boschivi sul Matese: interventi di spegnimento alle “Tre fontane” e a Letino

la siccità delle ultime settimane rende aridi campi e boschi più facilmente soggetti a roghi. Pericolo per le aree protette e la biodiversità dei monti matesini

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Giornata di allerta quella di ieri sui monti del Matese per la presenza di due roghi: uno nel comune di San Gregorio Matese in località “Tre Fontane” poco distante dalle sponde del Lago Matese; l’latro nel comune di Letino in località “Serramonte”.

Nel primo caso, i Carabinieri Forestali di San Gregorio Matese e di Alife, in seguito ad una segnalazione, si sono portati sul posto e accertato che l’incendio aveva dapprima interessato un camper parcheggiato per poi propagarsi ad un campo coltivato a fieno e al limitrofo bosco di faggi. Sul posto sono dovuti intervenire un elicottero regionale antincendio impegnato in ben 32 lanci e una squadra antincendio di volontari del “Sos Radiosoccorso di Capua” coordinati dal Direttore delle Operazioni di Spegnimento proveniente dalla Comunità Montana “Monte Maggiore” di Formicola. Da una prima valutazione fornita dai Carabinieri forestali l’incendio avrebbe interessato una superficie di 30.000 mq di cui 20.000 mq di bosco ad alto fusto di faggio e 10.000 mq di pascoli. Nel frattempo il camper è stato sequestrato affinché le indagini in corso chiariscano le cause dell’incendio e fissino le responsabilità del grave reato, essendo questo avvenuto in area protetta, nel cuore del Parco Regionale del Matese.

A Letino i Carabinieri forestali della locale stazione sono intervenuti a “Serramonte” su un incendio che ha interessato circa 2.000 mq di terreno adibito a pascolo. Anche in questo caso sono in corso gli accertamenti per risalire alle responsabilità degli autori.

La siccità di queste settimane e la conseguente facilità con cui un’area potrebbe subire incendi, pone ai massimi livelli di allerta l’attenzione delle autorità preposte al controllo del territorio. Solo pochi giorni fa l’incendio che dalla parte alta di Piedimonte Matese si è propagato fino a Castello del Matese ha nuovamente provocato preoccupazione ed indignazione: ogni atto doloso (nella maggior parte dei casi le fiamme sono procurate da mano d’uomo) trascina via ettari di boschi e biodiversità, habitat naturali per specie di insetti e volatili impoverendo di ricchezza naturale il territorio; a tutto questo si aggiunge il fattore “risorse” messe in campo per il movimento dei mezzi e delle squadre antincendio.
Sono diverse le attività di monitoraggio e controllo delle aree a rischio da parte delle autorità militari preposte: servizi di sorveglianza dei boschi nelle giornate e negli orari più critici, e in particolare verso le macroaree soggette a rischio; invito al rispetto degli obblighi e dei divieti imposti dalla Regione Campania in materia di incendi boschivi; contestando le violazioni e gli illeciti associati a comportamenti a rischio incendio, vietati dalle leggi e/o dal Piano regionale AIB.

 

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