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Progetto Policoro. La Diocesi di Alife-Caiazzo lancia il bando per la selezione un Animatore di Comunità

C'è tempo fino al 12 settembre per presentare la domanda e partecipare alla selezione. Tra i requisiti l'impegno pregresso in attività pastorali, l'interesse per il tema "giovani e lavoro", capacità relazionali e di animazione di gruppi

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Nella Diocesi di Alife-Caiazzo torna il Progetto Policoro, iniziativa della Chiesa italiana che unisce giovanivangelo lavoro; pubblicata questa mattina sul sito della Diocesi la procedura di selezione dell’Animatore di Comunità, un giovane destinatario di borsa di studio del valore di € 3.120,00 con Inecoop-Istituto Nazionale per l’Educazione e la Promozione Cooperativa, a sostegno della sua formazione in materia di lavoro, di promozione dell’imprenditorialità giovanile e l’animazione territoriale (scarica il bando). Termine per la presentazione della domanda fissa al 12 settembre 2024.

Evangelizzare il mondo del lavoro e promuoverne una nuova cultura; accompagnare i giovani a trovare la propria strada lavorativa; organizzare la speranza là dove è venuta meno, esattamente nel complesso e mutabile contesto lavorativo (ormai globale) che vede i giovani misurarsi continuamente con attese, dinieghi, trasferimenti, rinunce, iter burocratici e formativi spesso senza esito: la missione del Progetto Policoro – indicata nel bando – è individuare e formare una figura (la Dottrina sociale della Chiesa sarà la materia portante, come pure i sistemi legislativi italiani in materia di lavoro), l’animatore di comunità appunto, che localmente si occupi di tutto questo, ed esprima anche in contesti civici la premura della Chiesa verso il mondo del lavoro. Tra i suoi requisiti, oltre quelli di cittadinanza, anche un pregresso impegno pastorale nella Diocesi di appartenenza, l’interesse per il tema “giovani e lavoro”, capacità relazionali e di animazione di gruppi (scarica il bando).

 Come nasce il Progetto Policoro e cosa realizza 
Nato nel 1995 nella città lucana di Policoro, il progetta era per le Diocesi del Sud Italia maggiormente toccate nei loro territori dal problema della disoccupazione giovanile e attivare quei canali formativi e culturali che offrissero una nuova modalità di approccio al mondo del lavoro. Il successo dell’iniziativa unito ai medesimi problemi crescenti anche nel resto del Paese ha portato il Progetto Policoro anche al Centro-Nord e da oltre trent’anni porta i suoi frutti.
Gli Animatori di Comunità del Progetto Policoro incontrano altri giovani nelle parrocchie, negli Uffici diocesani, nelle associazioni, nelle scuole e nelle università e li accompagnano nella ricerca attiva del lavoro come compilare un curriculum, avere accesso a bandi, cogliere opportunità lavorative, redigere business plan. La formazione ricevuta permette loro di farsi promotori di iniziative di imprenditoria giovanile “in un’ottica di sussidiarietà, solidarietà e legalità”, secondo le linee nazionali. Quale esito assumono questi percorsi? Si chiamano “Gesti concreti del progetto Policoro” le numerose iniziative imprenditoriali e cooperative che hanno sfidato la rassegnazione e oggi  disseminate in tutta Italiana nate da questa esperienza (la Campania è una delle regioni con il maggior numero di attività avviate): ristorazione, panificazione, pasticceria, assistenza ad anziani e disabili, animazione culturale, piccole aziende ortofrutticole e di trasformazione dei prodotti naturali, sono soltanto alcuni dei buoni esempi realizzati che testimoniano non solo il valore dell’autoimprenditorialità ma anche la possibilità di restare nei paesi di origine in risposta ai flussi migratori sempre crescenti dal Sud verso il Nord e il resto d’Europa.

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