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Alife. Ispirati a San Sisto, fare della Chiesa esperienza di unità. Due giornate di festeggiamenti e di celebrazioni

Le messe in Cattedrale, la preghiera alla Cappella "fuori le mura", la processione per le strade cittadine: il caldo intenso di questo weekend appena trascorso non ha frenato la partecipazione

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Le feste di paese in una parola: intensità. È quella della preghiera, della partecipazione, del modo di essere tra le strade, davanti al santo, con gli amici. Accade ogni anno un po’ ovunque; accade per una delle feste più attese e più importanti, quella che si celebra ad Alife in onore del patrono San Sisto I, papa e martire, protettore della città e della Diocesi di Alife-Caiazzo. È la festa che unisce gli alifani, che unisce la chiesa diocesana in occasione delle celebrazioni presiedute dal Vescovo, e unisce gli alifani residenti a quelli emigrati all’estero che non saltano l’appuntamento – nei loro paesi d’adozione – con San Sisto. Accade ogni anno in modo particolare a Montreal (Canada) dove vive una numerosa comunità di alifani e in questo 11 agosto, fortuita la coincidenza della festa con il giorno di domenica, ha celebrato in contemporanea il suo patrono nel parco Mascouche dove i nostri alifani hanno fatto erigere una cappella in onore del Santo.

Tutto intorno a San Sisto, come dimostrato dalla presenza ad Alife della comunità di Alatri, accompagnata dalle autorità civili della città laziale che venera il medesimo patrono. Del santo, pontefice e martire, il vescovo Mons. Giacomo Cirulli ha sottolineato queste due vocazioni, unendo storia passata e testimonianza evangelica di oggi che impegna i credenti al pari dei santi, di coloro che “si professano discepoli; preghiamo perchè il Signore aumenti il numero degli uomini e delle donne che vivono secondo quello che lui chiede di fare: il martirio ci chiama a questa serietà di scelte che solo la parola di Dio illumina”.

Nell’omelia pronunciata sabato 10 agosto nella Cattedrale di Alife, il Pastore ha ricordato di  “vivere il martirio della testimonianza quotidiana tra le lotte del mondo, in famiglia, al lavoro, nella vita sociale, nel mondo….”; e ed essere fedeli al ministero del Papa perché  “avere per patrono un pontefice ci deve aiutare a riflettere sulla vera tradizione della Chiesa e a dare il nostro contributo perché il cammino della Chiesa attraversi la Storia”. Dopo la messa, come da tradizione, il Vescovo, i sacerdoti e i diaconi, i fedeli in processione hanno accompagnato la statua di San Sisto alla cappella di San Sisto “fuori le mura”, luogo in cui secondo la tradizione, sostò la mula che trasportava le reliquie del santo al loro arrivo in città nel 1132 dopo che il conte Rainulfo III Drengot chiese ed ottenne da papa Anacleto la protezione di un santo. Alla Cappella Mons. Cirulli ha nuovamente parlato alla comunità e chiesto un ulteriore testimonianza: lavorare e pregare per la pace e avere cura dei giovani perché siano terreno fertile in cui piantare il seme di queste tradizioni importanti e fondanti la comunità.

Rispettando un’antica tradizione, per tutta la notte, diversi fedeli hanno pregato in questo luogo in attesa di riportare la statua del Patrono in Cattedrale. L’11 agosto, giornata di solenni festeggiamenti, dopo le messe qui celebrate all’alba, San Sisto ha fatto ritorno in chiesa, per poi riprendere il cammino  per le strade della città con la processione del pomeriggio accompagnata in uscita dalla Cattedrale dal Vescovo Cirulli e a cui si è unito per l’ultimo tratto anche il vescovo emerito di Alife-Caiazzo Mons. Valentino Di Cerbo. Al rientro in Cattedrale la Messa è stata presieduta dal vescovo Mons. Emilio Nappa, segretario del Dicastero per l’evangelizzazione e presidente delle Pontificie Opere Missionarie. Presenti i sindaci di Alife e di Alatri, città del Lazio che venera anch’essa San Sisto I, la cui presenza ha confermato l’unità della Chiesa e nella Chiesa che si esprime attraverso vescovi, sacerdoti, fedeli uniti nella stessa preghiera, e a seconda dei carismi, nel servizio ai fratelli in nome del Vangelo. Il Vicario generale don Luigi De Rosa ha ringraziato quanti sono intervenuti e reso omaggio a San Sisto con profonda devozione.

Il programma religioso di questi giorni di festa continua con i seguenti appuntamenti:
12 agosto, ore 19.00 messa per gli emigrati e gli immigrati.
14 agosto, vigilia dell’Assunta, ore 21 Veglia di preghiera.
15 agosto, le messe saranno celebrate come nelle festività.

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